Renzi su Ue e Ucraina: "Bene che ci entri, ma Ue sia meno burocratica"

Matteo Renzi parla al Senato in occasione delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni

Renzi su Ue e Ucraina: "Bene che ci entri, ma Ue sia meno burocratica"
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L'Ucraina entri prima possibile nell'Unione Europea, questo l'accorato appello di Matteo Renzi, intervenuto oggi in Senato per rispondere alle comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo. Il leader di Italia Viva ha evidenziato quanto drammatica sia la situazione politica dell'Europa in questo momento, ed ha anche auspicato che questa si dimostri in futuro meno burocratica.

Ucraina nell'Ue

"Sull'Ucraina condividiamo l'operato del Governo, ma dopo quanto successo nulla sarà come prima, perché quando l'Ucraina entrerà nell'Unione Europea, ed è bene che ci entri, sarà un'altra Europa", ha dichiarato Matteo Renzi, come riportato dalle principali agenzie di stampa. "Noi siamo dalla parte giusta ma diciamo che porterà a modifiche strutturali. La mia impressione è che non c'è sufficiente consapevolezza nelle leadership europee, noi stiamo rischiando di perdere il treno europeo. L'Europa sta perdendo il proprio ruolo di pivot. Il rischio è che l'Europa diventi quel pessimo incubo burocratico che sostituisce il sogno politico e la più grande occasione perduta anche dal nostro Paese", ha aggiunto.

Un'Europa meno burocratica

L'ex presidente del Consiglio ha quindi espresso preoccupazione per le questioni burocratiche. "La mia opinione è che la situazione politica dell'Europa sia drammatica. C'è una crisi demografica senza precedenti, non succedeva dai tempi dell'impero romano in percentuale", ha precisato Renzi. "L'unico cambiamento dell'Europa è la Brexit. L'Europa sta perdendo il suo ruolo centrale sotto diversi aspetti", ha aggiunto.

Renzi ha quindi chiesto al presidente Meloni, una volta arrivata al Consiglio Europeo, di non rappresentare solo Fratelli d'Italia, il suo partito, bensì tutta quanta l'Italia. Il compito è uno dei più importanti e cruciali. "Quello che si sta discutendo è che tipo di Europa abbiamo domani. Perché il rischio è che l'Europa diventi quel pessimo incubo burocratico, e la più grande occasione perduta anche dal nostro Paese", ha dichiarato. "Ci rappresenti sapendo che quello di cui si sta discutendo non è più un dibattito interno fra noi e voi".

La scelta di Panetta e Figliuolo

Renzi si è poi detto d'accordo per la scelta dell'economista Fabio Panetta e del generale Francesco Paolo Figliuolo, rispettivamente a capo della Banca d'Italia e della ricostruzione delle zone alluvionate dell'Emilia Romagna. "Due ottime scelte. Ha nominato come governatore della Banca d'Italia Panetta, farà meglio di Visco perché peggio è difficile.

Una scelta che va nella direzione giusta, ridare autorevolezza alla Banca d'Italia. Però lei non può venire qui a dire che la Banca Centrale Europea ha sbagliato tutto, perché Panetta prima era lì a Francoforte in quello che lei definiva un comitato di affaristi e usurai", ha concluso.

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