Le scolaresche in divisa cantano l'inno nazionale con la mano sul cuore durante il convegno organizzato dalla Lega a Latina, ma Cgil insorge, parlando addirittura di un "riadattamento leghista dei Balilla (la gioventù fascista, ndr) del secolo scorso".
I sindacati hanno quindi scatenato una vera e propria bufera mediatica contro il Carroccio, come conseguenza di quanto accaduto nel corso della convention in programma lo scorso mercoledì 25 gennaio all'Hotel Europa, intitolata "Pnrr: Piano Scuola 4.0. Ambienti di Apprendimento Innovativi". Incontro fortemente voluto dalla deputata leghista Giovanna Miele e dal sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Claudio Durigon, al quale ha partecipato il titolare del dicastero dell'Istruzione Giuseppe Valditara.
Ancor prima dello svolgimento del convegno, in realtà, erano partite le polemiche, dato che la Rete degli Studenti Medi di Latina, "in risposta alle politiche sulla scuola dell'attuale ministro e dell'Esecutivo", aveva fin da subito annunciato la sua intenzione di protestare all'esterno dell'Hotel Europa.
Il veleno della Cgil
Non è stato necessario attendere la conclusione dell'evento, quindi, per vedere le prime forti manifestazioni di dissenso. Tuttavia il meglio doveva ancora venire. Cgil, infatti, ha mal digerito l'accoglienza riservata ai rappresentanti del Carroccio, in particolar modo l'Inno di Mameli cantato con la mano sul cuore dagli studenti in divisa, dettaglio risultato decisamente indigesto ai sindacati.
"Una scena grottesca non solo per l'inopportunità e la gravità di coinvolgere le scolaresche in un'iniziativa di propaganda di un partito", ha commentato infatti il Cgil,"ma anche per il ruolo che le studentesse e gli studenti hanno dovuto svolgere nel riadattamento leghista dei balilla del secolo scorso". "Una fase storica del nostro Paese da cui, evidentemente, Durigon, massimo esponente della Lega in provincia di Latina, fatica a separarsi", ha proseguito il sindacato, riesumando la polemica sorta intorno alla nuova intitolazione ad Arnaldo Mussolini del parco comunale Falcone e Borsellino.
"È bene che, come avvenuto in passato, Durigon faccia un passo indietro perché ci pare chiaro che la lezione del 2021 non sia stata recepita e che continui a dare prova di non essere degno di ricoprire incarichi istituzionali", ha aggiunto polemicamente Cgil. "Dal ministro Valditara, testimone e protagonista del convegno", si legge nel comunicato,"piuttosto che proposte anacronistiche e pericolose sugli stipendi differenziati dei docenti, che non fanno altro che dividere e aumentare i contrasti in un settore già martoriato da scelte scellerate, ci aspettiamo invece un pronto chiarimento su questo disdicevole episodio, anche alla luce della richiesta di ascolto da parte della Rete degli studenti medi di Latina, disattesa dal ministro, in merito alla fatiscenza degli edifici scolastici e al problema della continuità didattica".
Fratoianni insorge
Anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana non ha perso l'occasione di entrare a gamba tesa. "Il ministro Valditara può partecipare a qualunque iniziativa politica del suo attuale partito, ma eviti di coinvolgere in kermesse politiche il mondo della scuola, gli studenti e gli insegnanti", attacca infatti Nicola Fratoianni, che chiede di prendere provvedimenti "nei confronti dei dirigenti scolastici e/o professori che hanno consentito quella sceneggiata". "Sarebbe ora - conclude - che il ministro Valditara e il sottosegretario Durigon imparassero il rispetto delle istituzioni".
La replica del Carroccio
La Lega parla di demagogia e di accuse prive di fondamento. "L'incontro è stato centrato completamente ed esclusivamente sui temi della scuola e del futuro della didattica e nulla ha avuto a che fare con la campagna elettorale", replica il coordinatore comunale della Lega Latina Pina Cochi, come riportato da Roma Today."Non possiamo tacere e non siamo disposti ad accettare ricostruzioni totalmente prive di ogni fondamento della sinistra e della Cgil che si presta alla politica per fare demagogia". Con l'Istruzione tornata finalmente al centro degli interessi del mondo politico si può provare ad andare oltre. "Lavoriamo insieme sul Pnrr, affrontiamo le nuove sfide e sosteniamo le nuove generazioni per accompagnarle verso la costruzione del loro futuro", puntualizza Cochi, "non certo per educarle ai periodi bui della storia d'Italia". "Solidarietà alle alunne, agli alunni, alle loro famiglie e al corpo docente che si vuole loro malgrado coinvolgere in una sterile polemica prodotta da chi purtroppo lavora ancora per alimentare le divisioni, affinché non cambi nulla anche nella scuola'', dichiara in conclusione il rappresentante del Carroccio.
Nel dibattito è intervenuta anche Giovanna Miele, che ci ha tenuto ad allontanare le infondate accuse di propaganda politica mosse dai sindacati e dalla sinistra."Le scolaresche, impegnate nel coro di benvenuto riservato al Ministro dell’Istruzione e la cui ‘divisa’ era una maglia con il nome della scuola", spiega la deputata, "erano presenti in rappresentanza degli istituti che a Latina e provincia si sono resi protagoniste per le iniziative che hanno realizzato grazie all’impegno del loro gruppo docenti e dirigenti". Completamente false, quindi le accuse di propaganda politica mosse dall'opposizione.
"Nel convegno nessun riferimento è stato fatto alla politica né tanto meno alle prossime consultazioni elettorali regionali", conclude Miele,"né tantomeno alcun candidato ha preso parola o è intervenuto durante i lavori”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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