La richiesta choc del pm: 12 anni a Del Turco

Le presunte prove sono crollate durante il processo, ma la procura insiste. L'ex governatore dell'Abruzzo è accusato di concussione

La richiesta choc del pm: 12 anni a Del Turco

Dodici anni di carcere per Ottaviano Del Turco. Anziché arrendersi all'assenza di prove e riscontri sulla tangente da 6 milioni di euro all'ex presidente della Regione Abruzzo, il pm pescarese Giuseppe Bellelli c'è andato giù duro in una requisitoria che sembrava tener conto più delle iniziali accuse contenute nell'ordinanza d'arresto che del «nulla» emerso in dibattimento. Il grande accusatore di Del Turco, l'imprenditore Vincenzo Angelini, oggi nei guai per sequestro di persona e per bancarotta a Chieti, che per i carabinieri dei Nas doveva finire dentro ben prima di Del Turco, è stato creduto totalmente dai pm. L'inchiesta gemella sul crac del suo gruppo ha evidenziato invece la «malattia» di Angelini nel buttare milioni di euro in acquisti folli (macchine, mobili, 356 opere d'arte tra quadri di De Chirico e Tiziano) e nel far sparire - con sospette operazioni - 120 milioni di euro.

Su Del Turco, invece, verifiche bancarie e oltre 90 rogatorie in giro per il mondo non hanno svelato un euro fuori posto. Così come gli immobili comprati coi soldi sporchi, in realtà acquistati con mutui e con la vendita di quadri. E che dire dei prelievi sospetti per pagare tangenti che non erano sospetti neanche un po' perché Angelini era solito prelevare di continuo anche prima (e dopo) le presunte dazioni (vedi l'informativa della Gdf sui 3 milioni versati sui conti di Angelini 10 giorni dopo le manette a Del Turco). Niente torna, nel processo. Nemmeno la controprova ai 19 incontri di Angelini con Del Turco. Le famose foto delle tangenti, con un irriconoscibile, presunto, Angelini che va a casa di Del Turco, sono «taroccate» perché scattate almeno un anno prima del giorno della (presunta) dazione.

Angelini ha provato a metterci una toppa consegnando ai giudici il giaccone che indossava quel giorno del 2007, peccato però che quel modello fosse del 2011. Il processo è tutto così. Ci sarebbe da sorridere ma vien da piangere.

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