In attesa di entrare e di aprire quella che Beppe Grillo ha definito la scatoletta di tonno - ossia il Parlamento - i futuri deputati del Movimento 5 Stelle si riuniscono a porte chiuse. Anzi blindate. Come i partiti tradizionali. Nessuna diretta streaming. L'evocata trasparenza è procrastinata. Per prima cosa è necessario conoscersi (molti parlamentari non hanno la minima idea di chi sarà il loro compagno di scranno), ragionare sulla linea da seguire e, soprattutto, studiare. Nessuna comunicazione sul luogo del conclave. Regna il segreto. E guai a chi lo svela.
Alla fine però qualcosa è trapelato e pare che l'incontro si svolga nella sede del comitato elettorale del Movimento, l’hotel Saint John, vicino a piazza San Giovanni. Il vertice, in base a quanto è stato riferito, è strettamente lavorativo e si sta cercando in ogni modo di mantenerlo lontano dai riflettori. Perché prima di farsi guardare dagli altri, è bene che i grillini si guardino tra loro. Per capire quali margini di azione avranno rispetto ai dettami del duo Grillo-Casaleggio. Questi ultimi a capotavola (sempre che la presenza dei due non venga smentita), i 163 eletti ad ascoltare e a proporre. Ma sempre stando in linea con il regolamento del Non-Statuto. "Siamo in silenzio stampa", ripetono ai giornalisti i parlamentari grillini.
Per ora non c’è nessuna conferma dell’arrivo di Beppe Grillo che ha passato il fine settimana nella sua villa in Toscana, anche se diverse voci lo danno in
partenza per la Capitale nel pomeriggio. In mattinata, la costola romana del M5S ha organizzato una "visita guidata" Montecitorio, invitando i cittadini a prendere visione e contatto con le istituzioni e lanciando l'apello: "Tutti in Parlamento, la casa dei cittadini". Nel pomeriggio - ma probabilmente domani - inizierà invece l'assemblea del M5S. Incontri e discussioni per capire i meccanismi parlamentari e per evitare di incorrere in errore. Tutto off-limits alla stampa. E quindi ai cittadini. Il Movimento 5 Stelle ha sempre predicato trasparenza, annunciando di voler portare le telecamere in Aula per divulgare tutte le discussioni. Filmare gli altri, ma non se stessi. Almeno in questo delicato momento.
Intanto, mentre i grillini sbarcano nella Capitale, sul blog di Grillo viene pubblicato un post dal titolo: "Circonvenzione di elettore".
L'ex comico genovese se la prende con l'articolo 67 della Costituzione, in particolare alla mancanza del vincolo di mandato, e dice: "Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori. Insomma, l'eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno". Grillo ha già paura che i neoparlamentari cambino casacca o lancia un avvertimento ai suoi?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.