"Sì al riconoscimento della Palestina". Ok della Camera alla mozione della maggioranza

Via libera al testo del centrodestra per "due popoli, due stati" che possano "riconoscersi reciprocamente e vivere fianco a fianco in pace e sicurezza". Respinte le mozioni presentate da Pd, 5 Stelle e Avs

"Sì al riconoscimento della Palestina". Ok della Camera alla mozione della maggioranza
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La Camera dei Deputati dà il via libera al riconoscimento dello Stato di Palestina. L'Aula di Montecitorio ha infatti votato a favore della mozione della maggioranza sulle iniziative volte ad arrivare a questo atto politico. Il governo Meloni aveva dato parere favorevole e il voto è avvenuto per parti separate. La mozione impegna il governo a continuare a "profondere ogni sforzo diplomatico per sostenere l'attuazione del piano di pace nei termini previsti dalla risoluzione n. 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Sono state invece respinte le mozioni presentate da Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra, mentre sono state approvate parti delle mozioni presentate da Azione, da Italia viva e da +Europa, concernenti iniziative volte al riconoscimento dello Stato di Palestina.

Nella medesima proposta parlamentare s'invita l'esecutivo anche a continuare a operare, anche attraverso l'iniziativa "Food for Gaza", affinché "venga assicurata la costante e continua fornitura di aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza". Si chiede inoltre di "collaborare con gli altri partner internazionali per coordinare e promuovere iniziative per una pace negoziata e duratura tra Israele e Palestina" e infine - forse il punto più importante - a sostenere nelle opportune sedi europee e internazionali "iniziative finalizzate al riconoscimento dello Stato di Palestina nel quadro di una soluzione negoziata fondata sulla coesistenza di due Stati sovrani e democratici, che possano riconoscersi reciprocamente e vivere fianco a fianco in pace e sicurezza".

Attimi di tensione alla Camera alla richiesta di riformulazione da parte del governo alla mozione di Avs, "Vergogna, vergogna, vergogna", urla Nicola Fratoianni, criticando l'esecutivo nel corso dell'esame delle mozioni sulla Palestina. "Ci avete chiesto di sostituire, nella riformulazione della nostra mozione la parola 'catastrofe umanitaria' con la parola 'crisi'. Cosa vuol dire? Io sono indignato da questa richiesta - aggiunge -. Sono morte 36mila persone di cui molti bambini". Per Fratoianni "senza il riconoscimento dello Stato palestinese non esistono due stati per due popoli" e il riconoscimento dello stato di Palestina "è un atto che il nostro governo può compiere oggi". "Perchè non si prende in considerazione la possibilità di sanzioni contro il governo Netanyahu, responsabile di crimini di guerra?", si chiede il parlamentare Avs.

Di ben diverso avviso Davide Faraone che ritiene "inaccettabile e incredibile" che nelle mozioni di gruppi parlamentari delle opposizioni siano "totalmente scomparsi il riferimento al 7 ottobre 2023 o una condanna chiara degli episodi di antisemitismo che si sono andati intensificando in Italia e nel mondo dopo quella data".

Per il capogruppo di Italia viva alla Camera, "non c'è un antisemitismo di sinistra con la kefiah e la bandiera palestinese a cui tutto può essere perdonato" a differenza di quella "di destra che va contrastato: l'antisemitismo fa schifo sempre". Faraone ha aggiunto che "bisogna essere chiari: non accettiamo la timidezza di molti gruppi parlamentari nel difendere il popolo d'Israele e gli ebrei in tutto il mondo", ha concluso.

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