Salvini rischia grosso

Salvini rischia grosso: “15 anni di galera per aver fatto il mio lavoro"

 Salvini rischia grosso

Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari, pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Si prospetta un ottobre impegnativo per il leader della Lega, Matteo Salvini. Pensate, il ministro è sotto processo per aver negato lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti recuperati al largo della Libia nell’estate del 2019 dalla Ong spagnola Open Arms, alla quale era stato offerto un porto sicuro anche dalla stessa Spagna che, addirittura, fece partire una fregata militare in sostegno all'organizzazione battente bandiera iberica. Allora, Salvini era il ministro dell’Interno e aveva tutto il diritto di “difendere” i nostri confini. Eppure, le udienze vanno avanti da tanto tempo, tanto da averlo trasformato in un processo show.

*ASCOLTA IL PODCAST E LE PAROLE DI MATTEO SALVINI*

Ricordate? Fu tirato in ballo persino l’attore hollywoodiano Richard Gere, chiamato a testimoniare, ed era stata paventata l’idea di far presenziare al tribunale di Palermo anche Angela Merkel e Josep Borrell. Sì, l’ex cancelliera tedesca e l’ex ministro degli esteri del governo spagnolo e Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la sicurezza. Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, un caso mai visto prima in Italia. In Europa. Un'accusa pesante che potrebbe costargli anche una condanna. Vi rendete conto? A metà settembre ci sarà la requisitoria con le richieste dei Pm, mentre il 18 ottobre sarà la volta dell'arringa dell'avvocato di Salvini, Giulia Buongiorno. Il Carroccio sarà mobilitato a Palermo in sostegno del suo capitano fuori dal tribunale.

La domanda tra i membri della maggioranza di governo in queste ore non è su Genny

Sangiuliano e la sua Maria Rosaria Boccia, ma su quanto e, soprattutto, fino a che punto vogliono spingersi i giudici? Intanto Salvini va “controvento”, fiducioso che lo show possa finire presto. Ovviamente con un lieto fine.

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