Liberare gli ospedali dal gioco della sinistra: questo l'invito di Matteo Bassetti. L'infettivologo del San Martino di Genova non ha usato troppi giri di parole nell'intervista a Libero: il mondo della sanità, come tanti altri in Italia, è da sempre appannaggio della sinistra. Il giudizio è perentorio:"Nel mio ambiente, come in magistratura, in università o nei circoli intellettuali, domina una mentalità di sinistra e pauperista che ritiene che un medico, per il fatto che ha deciso come lavoro di curare il prossimo, debba essere un santo e lo si possa trattare come un martire. Ma noi siamo persone, non missionari, il camice bianco è uno strumento di lavoro, non un abito talare". "Io, che sono un liberale, un ex berlusconiano, una persona orgogliosamente di centrodestra, sono sempre stato additato nell’ambiente come un figlio di papà", la sua denuncia:"Se non sei di sinistra, nel mio mondo alcuni ti guardano con distacco e sufficienza".
La versione di Bassetti
Bassetti ha citato diversi colleghi giunti alla ribalta attraversando la pandemia da Covid, da Crisanti a Lo Palco, passando per Pregliasco, tutti candidati con la sinistra. E ancora il Sessantotto di Galli, gli interventi a tinte rosse della Viola e i consulenti dell'ex ministro Speranza: "La prima ondata ha colpito Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria, ma non uno dei medici del Comitato Tecnico Scientifico proveniva da quelle regioni. Ha gestito l’epidemia chi non l’aveva mai vista. Noi che la combattevamo in prima linea non siamo mai stati interpellati".
Per il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino si è trattato di questione ideologica, accusando l'ex titolare della Sanità di aver ignorato il pluralismo:"Il ministro non ascoltava neppure i suoi sottosegretari, Sileri e Costa". Dopo aver elogiato l'attuale ministro Schillaci - "è preparato e non ha ancora sbagliato un colpo. Ha deciso di riaprire tutto, di levare ogni restrizione, e sta vincendo" - Bassetti ha sottolineato che il centrodestra ha oggi un'occasione unica per tentare un cambio di mentalità nel mondo della sanità.
Il progetto è un laboratorio di pensiero, con persone che abbiano idee nuove: "Mi permetto di dare un consiglio al governo: non commetta l’errore di reclutare quanti, e sono tanti, stanno provando a riciclarsi, passando da sinistra a destra. Non ripeta l’errore fatto a suo tempo da Berlusconi, non si lasci sfuggire l’occasione di guidare la sanità con una nuova classe dirigente".
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