La mancata accoglienza della nave Ocean Viking da parte dell'Italia ha scatenato la furibonda reazione della Francia che, tra le altre cose, ha minacciato una serie di ritorsioni contro il nostro Paese. Parigi ha espresso la volontà di rafforzare i controlli alle frontiere, aggiungendo che verranno assunte tutte le conseguenze necessarie in seguito all'atteggiamento del governo guidato da Giorgia Meloni. L'esecutivo ha un sospetto ben preciso sul pugno duro paventato dalla Francia.
Il sospetto del governo
Agenti schierati, stop all'accoglienza di 3.500 rifugiati e l'appello ad altri Paesi Ue a sospendere l'accoglienza dei profughi attualmente in Italia. E potrebbe non essere finita qui. Infatti alla base c'è una domanda che non ha ancora trovato risposta: in cosa si potrebbero tradurre ulteriori mosse che si preannunciano estremamente forti? In tal senso si susseguono i vari timori, visto che da Parigi nella giornata di ieri non ci hanno girato attorno e non si sono posti il problema di una risposta così robusta.
A palesare il sospetto del nostro governo è stato Giovanbattista Fazzolari, che innanzitutto ha invitato a osservare la questione da una prospettiva generale piuttosto che nel singolo caso specifico della nave: "L'Ue, sempre attenta, legittima un comportamento illegale. C'è un punto dirimente: il rispetto della legge italiana, europea e internazionale". Ai francesci verrà chiesto semplicemente "rispetto".
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, intervistato dal Corriere della Sera, è andato dritto al punto e ha avanzato il dubbio che le ipotetiche ritorsioni di Parigi possano riferirsi ai soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Quando dice che siamo tra i maggiori beneficiari dell'Ue parla di quello. Come dire: avete quei fondi dovete stare zitti", ha sottolineato Fazzolari. Secondo cui, se fosse davvero così, "sarebbe molto grave" poiché non esiste alcun nesso tra il Pnrr e il fatto di "costringere l'Italia, in violazione delle norme internazionali, a farsi carico, dei migranti".
La posizione del governo
Questa mattina alle ore 10 il presidente Giorgia Meloni terrà una conferenza stampa per illustrare le novità contenute nel dl Aiuti quater approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Potrebbe essere però l'occasione anche per prendere posizione e formulare una risposta definitiva all'indirizzo di Parigi. Si tratterebbe dunque di una replica ufficiale da parte del governo italiano alla luce della prova muscolare che Parigi vuole portare avanti.
Come scrive Adalberto Signore su ilGiornale in edicola oggi, Meloni non ha alcuna intenzione di arretrare: la convinzione è quella di essere dalla parte della ragione, motivo per cui non si vuole fare mezzo
passo indietro. C'è per caso il tentativo di isolare il nuovo esecutivo? "Macron è in caduta libera nei sondaggi e alle prese con tensioni politiche interne che scarica su di noi", è il ragionamento che circola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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