"A me interessa aderire a questo percorso costituente per portare un contributo di proposte e visioni”. Il dado è tratto. Elly Schlein, come anticipato dal Giornale, parteciperà alle primarie del Pd, partito sotto le cui insegne è stata eletta deputata.
L' ex vicepresidente della Regione Emilia-Romagna sfiderà, dunque, l'attuale presidente Stefano Bonaccini (che, però, non ha ancora ufficializzato la sua discesa in campo). Non sarà sola, ma si farà aiutare da “chi, dentro e fuori dal Pd, ha condiviso queste riflessioni”. “Non ho mai creduto che le traiettorie individuali potessero cambiare le cose, servono processi collettivi", ha dichiarato in una diretta Instagram la Schlein, da sempre contaria alle “corse solitarie”. La deputata, vicine alle Sardine di Matteo Santori, crede più in “una costruzione collettiva con chi ci sta” e con chi crede nel processo congressuale del Pd “per una riconciliazione di quei mondi che non si sono sentite a casa e accolti”. La Schlein critica le divisioni del campo progressista e attacca: “È molto irresponsabile proseguire in queste divisioni anche in vista delle regionali. Serve uno sforzo per chi lavora ad una alternativa progressista, sulle battaglie comuni, per dare una alternativa alle regioni al voto". Secondo la Schlein “non si può discutere di nomi se non si discute prima di tutto di giustizia sociale e climatica". L'obiettivo della neo-deputata è anche quello di "scalzare le dinamiche di cooptazione che abbiamo visto spesso, non solo nel Pd". La sua "non è un'adesione a scatola chiusa, ma è tesa a scoprire se c'è la volontà di rimettere in discussione tutto, con coraggio e libertà”. L'aspirante segretaria, quindi, avverte: “Non serve solo una frettolosa corsa a cambiare il gruppo dirigente ma anche una riflessione aperta e profonda su chi vogliamo rappresentare su quale prospettiva di futuro vogliamo".
Il primo a congratularsi per questa scelta è Mattia Santori, fondatore delle Sardine che in occasione delle ultime elezioni Regionali hanno sostenuto proprio la neo-deputata. "In politica i finali scontati non fanno bene a nessuno. Per questo l'adesione di Elly Schlein alla costituente del Partito Democratico è un toccasana per l'intero processo di rigenerazione e una garanzia per tutti quelli che aspettavano sull'uscio", scrive su Facebook Santori che, alcuni mesi fa, aveva definito il Pd come un partito “tossico”. Dario Nardella, sindaco di Firenze, altro candidato in pectore alla segretaria del Pd, ha escluso la possibilità di correre insieme con la Schlein: “L'ho letto solo sul giornale, per ora penso solo alle idee che posso portare al Pd".
E ha aggiunto:"Stimo Elly Schlein, ci siamo sentiti, è una persona che può portare un punto di vista importante, come stimo molto Bonaccini e tutti gli altri nomi che vengono riportati in queste ore ed in questi giorni come possibili candidati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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