Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
Ci risiamo! Sì, ancora una volta i sindacati hanno annunciato che bloccheranno il Paese. Ormai lo sciopero è diventato una consuetudine. Non c’è weekend che si salvi. Il settore più coinvolto? Beh, ovvio quello del trasporto pubblico. Nazionale e locale. Il giorno prescelto? Il venerdì o il lunedì, chissà perché. Inutile (a volte) anche l’intervento del ministro dei Trasporti Matteo Salvini che, con precetti e revoche, cerca di salvare gli italiani dall’incubo dello sciopero. I sindacati se ne infischiano e pur di creare disagi vanno contro le regole, prolungando lo sciopero e i disservizi. Ma è possibile che ogni fine settimana bisogna fare i salti mortali per prendere un treno o un bus? Cercare il treno ”garantito” che ci possa portare da una parte all’altra del bel Paese? È inaccettabile!
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Tenetevi forte. Se state guidando rallentate, mi raccomando perché sto per darvi tutti i numeri sugli scioperi. Secondo i dati della Commissione di garanzia, nel 2023 sono stati proclamati 1.421 scioperi, con 231 interventi preventivi e delibere di cui 469 scioperi sono stati (per nostra fortuna) revocati. I dati si riferiscono a novembre, all’appello mancano gli ultimi scioperi di dicembre. Nel 2022, invece, erano stati proclamati ben 1.518 scioperi, con 299 interventi preventivi e delibere e ne sono stati revocati 515. Più nel dettaglio, tra ottobre e dicembre gli scioperi locali e nazionali (escludendo quelli poi revocati) sono stati 135, di cui (pensate) 57 indetti di venerdì, 56 di lunedì e 10 nei giorni prima o dopo i ponti dell'Immacolata e di Ognissanti. Su 135 scioperi, 123 sono contigui a giorni festivi.
Le motivazioni delle agitazioni? Tante, tantissime e non sono sempre collegate ai diritti dei lavoratori. Nei mesi scorsi, tra le richieste avanzate in occasione di uno sciopero, c'era anche il blocco delle spese militari, la riforma della scuola e una nuova politica energetica senza rigassificatori. Ci rendiamo conto?
Tra le categorie più colpite (oltre ai lavoratori) ci sono gli studenti che, degli scioperi, non ne possono davvero più.
Abbiamo chiesto agli uomini e alle donne del futuro che, per formarsi (in questo caso in professioni sanitarie) e raggiungere l’università, usano i mezzi di trasporto pubblico. I primi ad ostacolare gli studenti nella formazione sono loro, i sindacati, i veri nemici dell’Italia e degli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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