RomaPresidente Giuseppe Scopelliti, alcuni giornali citano il suo nome nellinchiesta sulla Lega.
«Sì, una roba surreale, da teatro dellassurdo».
Le viene contestato il fatto di avere rapporti con lavvocato calabrese con studio a Milano Bruno Mafrici, uno degli indagati di questa inchiesta.
«Sa a cosa attengono i miei rapporti con Bruno Mafrici, persona conosciuta quasi da tutta Reggio Calabria che lavora in uno degli studi più affermati di Milano e che spero non sia un reato o un torto salutare? Alla visione della partita di calcio Portogruaro-Reggina».
Ovvero?
«Mi trovavo a Milano quel sabato pomeriggio e alcuni amici comuni mi invitarono a vedere la partita a casa sua».
Da unaltra intercettazione sembra che lo abbia rivisto unaltra sera, in compagnia di assessori e dirigenti locali.
«Macché, lo sa a cosa si fa riferimento? Allinaugurazione della segreteria di Giuseppe Sergi a Reggio Calabria, candidato come consigliere comunale. La casa di Mafrici non centra nulla. Si fa una gran confusione, si mischiano cose cercando di creare un teorema».
Questa storia quindi si chiuderà qui?
«A meno che non sia un reato vedere la partita a casa di qualcuno che poi in futuro avrà problemi con la giustizia...».
Perché allora esce il suo nome?
«La questione è quella consueta delle intercettazioni in cui puoi venire tirato in ballo da chiunque e finire sui giornali. La cosa è partita dal solito giornale calabrese e guarda caso rilanciata dai soliti due giornalisti di testate nazionali».
Sapeva che Mafrici aveva rapporti con la Lega?
«Francamente non sono mai stato in un rapporto tale da poter sapere se aveva o meno frequentazioni con esponenti leghisti».
Come sono i suoi rapporti con il Carroccio?
«Ho sempre avuto buoni rapporti con Roberto Maroni e Roberto Calderoli. Certo il fatto che anche la Lega sia toccata da queste vicende avrà effetti fortissimi e non positivi sullimmagine della politica, già intaccata da altre vicende di questo tipo».
Qual è secondo lei la genesi di questi fenomeni?
«Dentro tutte le amministrazioni dopo un certo periodo è necessario cambiare. Ci vuole un ricambio, un limite di dieci anni potrebbe essere un termine ragionevole.
Ma la Reggina almeno la vinse quella partita?
«Macché, vincevamo uno a zero e riuscimmo a farci pareggiare a un quarto dora dalla fine, in piena corsa play-off».
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