Se il Pd sbanda la colpa non è solo di Schlein

Sarebbe ingiusto attribuire alla segretaria i flop di un partito che appare sempre più confuso e diviso, fratturato tra l'ideologia e il desiderio di accontentare un elettorato sempre più volatile

Se il Pd sbanda la colpa non è solo di Schlein
00:00 00:00

Caro Direttore Feltri,
ormai durano da troppo tempo le contraddizioni del Partito democratico in questi anni. Si è visto in questi giorni con il voto europeo. Metà del Pd si è astenuto sul riarmo dell'Europa e metà ha votato a favore. La mia domanda viene spontanea: questo partito ha una linea unitaria in politica italiana e anche estera?

Massimo Aurioso
Piombino

Caro Massimo,
il Partito democratico è per antonomasia il partito delle contraddizioni. Esso fa i conti anche con la debolezza della sua leadership, rappresentata da Elly Schlein, un personaggio senza carisma, anonimo, inconsistente, privo di dialettica, di empatia, incapace di attrarre l'elettorato e gli interlocutori. Tuttavia sarebbe ingiusto attribuire alla segretaria i flop di un partito che appare sempre più confuso e diviso, fratturato tra l'ideologia e il desiderio di accontentare un elettorato sempre più volatile. Insomma, non basterebbe sostituire Elly perché la situazione migliori. Quello che serve è una presa di coscienza da parte della sinistra tutta, la quale parla di campo largo ma non mostra unità di intenti nemmeno all'interno delle singole compagini. È necessario che i progressisti comprendano che quello che davvero premia in politica, e lo ha dimostrato la storia della premier Meloni, è la coerenza, e la coerenza richiede coraggio. Il voto sul riarmo in Europa, che ha visto il Pd spaccato, è sintomatico di un atteggiamento confuso e timoroso da parte del partito, che, da un lato, si dice pacifista e vuole la fine della guerra; dall'altro, per stare dietro alle schizofrenie europeiste, in nome della propria ideologia, non osa contraddire la presidente della Commissione europea, la quale ha presentato un progetto che prevede che gli Stati membri sborsino la bellezza di 800 miliardi di euro per una anacronistica corsa agli armamenti. Cosa giunge agli elettori? La percezione dello stato confusionale, quindi non rassicurante né affidabile, in cui versa il primo partito della minoranza, che non trova coesione nemmeno intorno a una situazione e ad una tematica sulle quali le idee dovrebbero essere chiare.

Ma che non si dia la colpa a Schlein. Non avrei mai pensato di dovere difendere questa donna, per certi versi indifendibile, però mi disgusta l'uso, molto diffuso a sinistra, di dovere sempre individuare un capro espiatorio a cui addossare ogni colpa al fine di eludere la necessità di mettere in discussione metodi, vizi, abitudini e strategie che appartengono a tutti. E c'è già chi invoca il congresso, le dimissioni del segretario, l'elezione del suo successore, come se fosse sufficiente questo per rimettere tutto al suo posto.

Il punto debole del Pd non è rappresentato da Schlein e neppure dalla assenza di compattezza che abbiamo visto nei giorni passati in Europa. Il Pd non ha consapevolezza dell'orientamento e del sentire reale dei suoi elettori poiché è lontano da questi ultimi anni luce. I democratici si sono concentrati sulla difesa dei diritti dei migranti, soprattutto clandestini, sulla difesa dei diritti delle coppie gay, o dei genitori gay, sulla difesa delle astine alle vocali e delle desinenze al femminile, su battaglie quali l'utero in affitto e altre questioncine che non interessano alla stragrande maggioranza degli italiani, hanno ciarlato e continuano a ciarlare di allarme fascismo, accusano gli avversari politici di essere nazisti e razzisti, oltre che sessisti, chiedono ogni giorno le dimissioni di qualche ministro, cosa altro hanno compiuto di tangibile in questi anni se non questo? Manca una identità. Da qui l'inconsistenza politica. E la mancanza di identità si è palesata al momento del voto europeo.

Non c'è stata una linea comune in quanto questa linea non è tracciata in nessun ambito, né a livello interno né a livello estero. Il partito democratico è composto di monadi allo sbando, che trovano comunione e consistenza soltanto quando c'è da pretendere le dimissioni di un membro qualsiasi della maggioranza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica