Padova è una città sicura? Secondo chi la abita presenta diversi problemi in tal senso e l'ultimo caso conferma le paure dei residenti. A farne le spese il proprietario di un immobile, che ha deciso di utilizzare le piattaforme di hôtellerie per affittare l'appartamento ai turisti. Tutto è andato bene finché una famiglia rom ci si è insediata e ora non va più via, arrecando un danno anche agli inquilini del condomini. E non è nemmeno il primo caso a Padova. A questi, che possono essere considerati casi limite, si aggiunge però il problema dello spaccio e della micro criminalità. I numerosi stranieri in città sono causa di malcontento tra i cittadini, che sostengono di aver paura a uscire la sera e di attraversare determinate zone della città.
Solo pochi giorni fa due richiedenti asilo nigeriani avrebbero assalito due agenti della questura di Padova. Ora i due sono stati arrestati e trasferiti nel Cpr di Ponte Galeria a Roma ma secondo Christian Agbor, nigeriano e membro della Commissione stranieri al Comune di Padova, sarebbero stati i due poliziotti ad aggredire i nigeriani. "La nostra è una città sicura. Anche se capisco che certe persone, soprattutto anziani, quando vedono qualcuno con la pelle scura, prendono paura", ha dichiarato il sindaco di Padova, Sergio Giordani, esponente del Pd. Nelle parole del sindaco sembra ci sia quasi l'allusione al fatto che alcuni cittadini di Padova, soprattutto gli anziani, siano razzisti. Ma, forse, la paura di queste persone deriva dalla propensione al crimine certificata dai numeri ufficiali, che vedono i cittadini stranieri, soprattutto quelli irregolari e non integrati, compiere percentualmente una quantità di crimini maggiore rispetto agli altri.
Queste parole, il sindaco di Padova le ha affidate alle colonne del Corriere del Veneto e non c'è stata alcuna polemica. Ma se a pronunciarle fosse stato un esponente politico della Lega, quali accuse gli sarebbero piovute addosso? Una domanda che non avrà risposta nel caso specifico ma che trova precedenti nel passato, in situazioni diverse da queste ma simili. Sul tema della pelle scura, il sindaco di Padova alcuni anni fa rilasciò dichiarazioni non troppo diverse. Era il 2018, più o meno questo stesso periodo, quando il Gazzettino riportò il ragionamento del sindaco secondo il quale è vero che a Padova ci sono spacciatori di "pelle scura" ma, diceva, è altrettanto vero che ad alimentare il mercato sono quelli con la pelle bianca. "C'è da dire che se è spesso vero che gli spacciatori hanno la pelle scura, è altrettanto vero, ed è pure sotto gli occhi di tutti, che la maggior parte dei consumatori ha un altro colore di pelle: loro, quelli che comprano, hanno la pelle bianca", diceva Giordano. E, quindi, era questa la conclusione del suo ragionamento, "sono anche loro responsabili".
Sempre a proposito di responsabilità, Pro Vita e Famiglia chiede al sindaco di Padova di esprimersi e rendere pubblica una ferma condanna nei confronti di chi, ieri, ha imbrattato la facciata di Palazzo Moroni con la vernice e scritte violente. "Le sedi dei Pro-vita si chiudono col fuoco", si legge su una delle colonne del palazzo storico, sede del Comune.
"Il silenzio delle istituzioni farebbe passare il grave messaggio che queste minacce siano lecite e possano rimanere impunite", dichiarano da Pro-Vita. Finora, non si hanno notizie di prese di posizione contro la violenza esplicitata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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