La sinistra nostrana pensava di ricompattarsi e di rilanciare la propria azione cavalcando il dramma del naufragio dei migranti a Crotone, visto come tema in grado di rinsaldare l'opposizione e di riallacciare il rapporto con il Paese. In una settimana sono piovute dichiarazioni al veleno e il dito è stato puntato contro il governo, arrivando a chiedere le dimissioni del ministro Matteo Piantedosi. In realtà è stato un boomerang per la sinistra, messa al tappeto dal giudizio degli italiani.
Per la grandissima parte degli elettori la colpa non è dell'esecutivo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni, ma le cause vanno ricercate nei trafficanti di esseri umani e nell'Europa che appare sempre più sorda agli appelli del nostro Paese. Ed ecco che ancora una volta la sinistra perde il contatto con il pianeta Terra: da una parte il fronte rosso lancia accuse e si scaglia contro il governo; dall'altra nella realtà quotidiana l'esecutivo non viene affatto percepito come responsabile della tragedia. Lo sciacallaggio rosso viene così messo ko.
La colpa è di scafisti e Ue
A inchiodare la sinistra alla proprie fragilità con cui agisce è l'ultimo sondaggio di Euromedia Research pubblicato su La Stampa, che ha fornito una fotografia chiarissima sul pensiero degli italiani in merito alla disgrazia avvenuta al largo delle coste calabresi. I dati parlano in maniera inequivocabile e per una larghissima fetta scagionano il governo dalla macchina del fango azionata puntualmente in questi giorni dalla galassia rossa.
Per il 26,2% la responsabilità è degli scafisti; per il 20,5% la colpa è dei Paesi da cui arrivano, da cui sono partiti; il 19,8% ritiene che la radice di tutto ciò si trova nell'Europa. Già questo basterebbe per mettere a tacere la propaganda di chi non ha perso occasione per pungolare il centrodestra: per il 66,5% la politica italiana non c'entra. Secondo il 9,1% lo sbaglio è da imputare a tutti i governi del nostro Paese degli ultimi 20 anni; l'8,2% sostiene che tutti noi siamo coinvolti nel torto.
Il dato clamoroso però è un altro: solamente il 7,5% è convinto che la responsabilità del naufragio dei migranti sia del governo guidato da Giorgia Meloni. Per il 4,1% hanno giocato un ruolo drammatico il fato, il destino, il caso e l'ingiustizia del mondo. L'1,6% ha indicato altro. Il restante 3% non ha risposto.
Crolla il moralismo di Pd e M5S
Come fatto notare dalla sondaggista Alessandra Ghisleri, il fronte degli elettori del Partito democratico non è affatto compatto e si è dimostrato frammentato nell'indicazione delle responsabilità: la base dem ha puntato il dito in particolar modo contro gli scafisti (18,6%), il governo (18,6%), tutti noi (17,8%) e l'Europa (17%). La situazione è altrettanto netta nel Movimento 5 Stelle: per i grillini le colpe vanno trovate principalmente nell'Europa (21,9%), negli scafisti (16,7%) e nei Paesi da cui partono (16,7%).
Tra l'altro l'evento drammatico è stato il primo terreno di battaglia di Elly Schlein che, effettuando il proprio esordio alla guida del Pd, non ha esitato a chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno. Il tema però, senza nulla togliere al dolore e alla portata della tragedia, non sembra essere un perno su cui incentrare l'azione di rilancio: il 35,9% si è detto colpito ma allo stesso tempo ha aggiunto che la vita va avanti e tra qualche giorno l'avrà rimosso, dimenticato, messo da parte.
Il 29,7% è rimasto colpito e sta ancora pensando in continuazione a quanto accaduto domenica scorsa. Il 12,5% è rimasto indifferente e si è detto non interessato. Il 10,3% ha indicato altro e il restante 11,6% non ha risposto. La sinistra dovrebbe prendere atto dell'opinione assai diffusa degli italiani e agire di conseguenza: faccia i conti con la realtà, metta da parte l'eterna propaganda contro il governo e abbandoni il campo dello sciacallaggio.
Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da Euromedia Research;
b) Committente: Osservatorio Politico Euromedia Research;
c) Estensione territoriale: nazionale;
d) Totale contatti: 1.
e) Interviste effettuate il 28 febbraio 2023 con metodo cati-cami-cawi;
f) Il sondaggio è disponibile qui.
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