Sondaggi, la sinistra crolla: Pdl più sei punti sul Pd

Il Pdl sempre più solo. Il distacco dagli altri partiti si condolida e il centrodestra, in caso di elezioni anticipate, incasserebbe una vittoria marcata. Mentre Enrico Letta cerca di formare un governo di larghe intese, Silvio Berlusconi si gode gli ottimi sondaggi realizzati dall’Istituto Swg per Agorà: il fallimento di Pier Luigi Bersani, l'inaffidabilità della sinistra e il continuo ostruzionismo di Beppe Grillo hanno fatto schizzare in cima alle preferenze degli italiani il Pdl e la Lega Nord che, in queste settimane di crisi politica, hanno sempre dimostrato di mettere davanti il bene del Paese all'arrivismo del partito.

Con il 27% dei consensi il Pdl si conferma il primo partito nelle intenzioni di voto. Lo segue con un distacco di un punto e mezzo è il Movimento 5 Stelle che si attesta al 25,5%, in netta ascesa nell’ultima settimana (+1,5%). Crolla il Partito democratico che perde altri cinque punti e si attesta al 22%. Secondo il sondaggio di Swg, salgono leggermente i montiani di Scelta civica (+0,3%), mentre guadagna più di due punti (+2,1%) il Sel di Nichi Vendola che supera così la soglia del 5%. Il governatore della Puglia e il comico genovese banchettano i resti dei democratici che, crollati nei sondaggi, spingono l'elettorato di ccentrosinistra più a sinistra. Per il 73% degli italiani, infatti, il Pd è a rischio scissione: è letteralmente crollata la fiducia in Pier Luigi Bersani, che perde 10 punti e si ferma al 19%. Non solo. È calata anche la fiducia in Matteo Renzi che ha perso 5 punti rispetto alla scorsa settimana pur continuando a essere il leader più apprezzato con il 56% dei consensi.

L’istituto ha poi misurato il favore degli italiani nei confronti della rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale. Il suo ritorno al Colle non ottiene la maggioranza assoluta a causa del "no" dei grillini: ad essere soddisfatto è infatti il 47% del campione.

Ad apprezzare di più il "Napolitano bis" sono gli elettori di centrodestra (65%) e oltre la metà degli elettori di centrosinistra (51%). Solo il 15% dei sostenitori del Movimento 5 Stelle, invece, è soddisfatto della rielezione.