"Stato razzista che vuole giudaizzare". Le follie antisemite dell'ospite della sinistra alla Camera

Sul sito della sua associazione, l'avvocato Nicola Quatrano ospita gli interventi dei critici più accaniti di Israele. E lui stesso non esita a ricorrere ai più classici cliché contro lo Stato ebraico

"Stato razzista che vuole giudaizzare". Le follie antisemite dell'ospite della sinistra alla Camera
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"Israele è uno Stato razzista che pratica la segregazione razziale". E ancora: "Lo scopo ultimo di Israele, e del sogno sionista, è quello di 'giudaizzare' la Palestina, liberandola dai suoi abitanti palestinesi. Chi si oppone attivamente a questo progetto diventa ‘prigioniero politico palestinese’”. Sono, queste, alcune (tra le tante) dichiarazioni scritte dall’avvocato Nicola Quatrano - ieri pm di tangentopoli e ora sostenitore di ogni causa terzomondista - che verrà ospitato alla Camera martedì prossimo ad un incontro organizzato da Laura Boldrini (Pd), che si è poi sfilata, Stefania Ascari (M5S) e Franco Mari (Avs).

Da un po' di tempo a questa parte, dopo essersi tolto la toga, Quatrano si è buttato sulla geopolitica, fondando l'Osservatorio internazionali per i diritti, "un’associazione indipendente e non governativa che si occupa dei numerosi casi di violazione dei diritti umani nel mondo, con particolare riguardo alla situazione del Maghreb e dell’Africa francofona". E di Israele, ovviamente. Rilanciando gli articoli di accaniti antisemiti, come Laurent Guyénot che, recentemente, ha scritto un pezzo intitolato: Paura degli ebrei e del Dio ebraico terrorista. In esso si possono leggere alcune frasi come: "Il problema è che, se gli ebrei vogliono essere temuti, allora devono anche accettare di essere odiati. 'Paura degli ebrei' può essere tradotto, letteralmente, come “giudeofobia” (dal greco phobos, paura). Per essere temuto, devi esse capace di nuocere e devi dimostrarlo. Quindi, se gli ebrei vogliono essere temuti per combattere l’antisemitismo, allora l’antisemitismo ha davanti a sé un futuro radioso. Tutto questo non ha molto senso. Ma è molto biblico. Per quanto ne so, la Bibbia ebraica non raccomanda agli ebrei di sforzarsi di essere amati dai non ebrei". Ma non solo. Quando, il 19 marzo 2012, tre bambini ebrei vengono ammazzati alla scuola Ozar HaTorah di Tolosa, Guyénot scrive: "Ci fanno credere che tre bambini ebrei sono stati uccisi in una scuola ebraica (senza testimoni credibili e senza autopsia) , poiché, per oscuri motivi religiosi, le salme vengono immediatamente espatriate a Gerusalemme)". Come se quei bambini non avessero mai avuto un nome e un cognome. Come se non fossero mai esistiti. Passano gli anni e Guyénot continua a "approfondire" la storia degli Stati Uniti ed Israele, arrivano a concludere che "attraverso l’ideologia dello scontro di civiltà, l’élite giudeo-sionista esacerba e sfrutta la secolare opposizione tra la civiltà islamica e quella cristiana. Più precisamente, questa rete che lavora per realizzare il progetto biblico di dominio delle nazioni da parte di Israele usa l'islamismo per rivolgere il cristianesimo contro i paesi arabi nemici di Israele e usa l'impero cristiano per distruggerli militarmente. La triangolazione funziona a pieno ritmo". Guyénot è lo stesso autore che, in un saggio intitolato La psicopatia biblica di Israele, ha scritto: "Ciò di cui abbiamo bisogno è riconoscere Israele come uno psicopatico collettivo, e studiare l'origine di questo carattere nazionale unico. È una questione di sopravvivenza per il mondo".

E indovinate un po' chi ha ripreso questo saggio su Twitter? Quatrano che, richiamando i presunti silenzi di Liliana Segre su quanto sta accadendo a Gaza, ha commentato: "Sostiene Guyénot, a proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere". Una psicopatica, insomma.

A sinistra cercano di giustificarsi, distinguendo, come funamboli, tra antisionismo e antisemitismo. A noi, invece, sembrano solo balle - e delle più pericolose - per teorizzare il proprio disprezzo nei confronti dello Stato ebraico. O dell'"entità sionista", per usare le parole di Quatrano.

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