I sindacati non mollano e confermano la loro mobilitazione blocca-Italia. "Siamo a comunicare che non sono venute meno le ragioni dello sciopero che continuiamo a considerare sciopero generale nazionale", si legge in un comunicato con cui Cgil e Uil hanno risposto alla lettera con cui oggi il ministero dei Trasporti aveva chiesto di "rivedere" l'iniziativa sindacale proclamata per il 17 novembre prossimo, uninformandosi così alle richieste di rimodulazione degli scioperi avanzati dal Garante sugli scioperi. Dunque, niente da fare: lo sciopero - reclamano i sindacati - si farà. Senza compromessi.
Sciopero generale, i sindacati non mollano
"Giova ricordare che, nella giornata odierna, è stata inviata alla Commissione di Garanzia l'esclusione da detto sciopero del trasposto aereo con senso di responsabilità finalizzato a non esporre i lavoratori del settore, considerato che Enac non ha comunicato i voli garantiti come invece avrebbe dovuto fare", si legge ancora nella nota dei sindacati. Altresì - prosegue il comunicato di Cgil e Uil - "giova ricordare che le modalità di astensione sono state previste garantendo servizi minimi e ogni altra garanzia che non faccia venir meno il diritto alla mobilità dei cittadini come la stessa legge prevede".
Sottolineature che suonano come una risposta seccata al vicepremier Matteo Salvini, che - secondo quanto previsto dalla legge - aveva paventato l'ipotesi concreta di far scattare la precettazione, dopo che già la Commissione di garanzia ha chiesto alle sigle sindacali di rimodulare le 24 ore di stop. Invece di far prevalere le ragioni di buon senso evocate dal ministro dei trasporti, da sinistra si erano affrettati a dar ragione ai sindacati, accusando Salvini di voler "limitare il diritto di sciopero configurando, così, una novità inquietante". "Qualcuno dovrebbe ricordare a Salvini qual è il suo compito al governo, evitando sortite infelici", aveva attaccato nelle scorse ore la vicepresidente Pd della Camera dei deputati, Anna Ascani.
Il muro contro muro con l'appoggio della sinistra
Il muro contro muro ingaggiato dai sindacati non ha fatto altro che aumentare le tensioni. "Alla luce delle indicazioni del Garante, trovo irresponsabile, da parte di Cgil e Uil indire ugualmente lo sciopero generale", ha osservato il sottosegretario di stato Alessandro Morelli, in riferimento alla Commissione di Garanzia per gli scioperi che non considera generale lo sciopero indetto dalle due sigle sindacali. E ancora: "Non permetteremo che, per la decisione di alcuni sindacalisti di sinistra, venerdì vengano danneggiati decine di milioni di italiani, facendo saltare visite mediche, appuntamenti di lavoro, ore di scuola". Il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI), ha fatto inoltre sapere che, d'intesa con il presidente della Commissione Trasporti, Salvatore Deidda, è stato convocato per domani mattina il Garante degli scioperi.
Salvini ai sindacati: "Chiedo rispetto e buon senso"
Per tentare di sbloccare la situazione, il Mit guidato da Matteo Salvini ha convocato per oggi i sindacati coinvolti nello sciopero del 17 novembre, alla luce del mancato accordo dopo l'intervento del Garante e della mancata risposta alla lettera ufficiale del dicastero con invito a desistere. I rappresentanti delle sigle sindacali sono attesi alle 18. "Ho invitato i sindacati al ministero per chiedere un ultimo atto di rispetto e buonsenso verso la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, ma se così non fosse interverrò, nell'ambito di ciò che la legge ci permette di fare, limitando a una fascia oraria lo sciopero di venerdì", ha fatto sapere lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Traporti, Matteo Salvini, con un video postato sui propri canali social.
Ai sindacati, ha proseguito il ministro, "dico scioperate, ma per una fascia oraria limitata per permettere a chi deve andare a lavorare" di farlo, in quanto "un'estrema
minoranza sindacale politicizzata non può negare il diritto al lavoro e alla mobilità a 20 mln di lavoratrici e lavoratori", perchè tanti sono "gli italiani che usano il trasporto pubblico" ogni giorno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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