È innegabile che negli ultimi mesi siano aumentate le partenze di migranti dal nord Africa e, di conseguenza, gli arrivi nel nostro Paese. L'Italia al momento è stata lasciata sola nella gestione ma, nonostante questo, l'impegno per l'assistenza e il soccorso è sempre stato massimo. Tuttavia, Guido Crosetto e Antonio Tajani hanno messo in evidenza un elemento che molti sembrano aver sottovalutato finora, sottolineando la correlazione della guerra contro l'Occidente con l'imponente incremento dei flussi. Il ministro degli Esteri è intervenuto da Gerusalemme sottolineando la necessità che l'Italia non venga lasciata sola ma, soprattutto, "la preoccupazione che molti migranti arrivano da aree controllate dal gruppo Wagner. Non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l'Italia".
"Un modo per colpire i Paesi più esposti"
Un link che meriterebbe maggiore attenzione da parte di Unione europea e Nato, come chiesto dal ministro della Difesa, soprattutto perché in Africa ci sono radicate e profonde influenze russe, che ora potrebbero giocare un ruolo determinante nella destabilizzazione dell'Europa, partendo proprio dall'Italia, primo porto di sbarco preferito per raggiungere, eventualmente, il resto dei Paesi dell'Unione. Della stessa opinione anche il vice ministro al Lavoro e alle politiche sociali, e deputato Fdi, Maria Teresa Bellucci.
"Ue, Nato e Occidente, cosi come si sono accorti che gli attacchi cyber facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso", ha dichiarato Crosetto, sottolineando che è giunto il momento di "prendere atto che l'immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i Paesi più esposti, in primis l'Italia, e le loro scelte geostrategiche, chiare e nette". Il monito del ministro della Difesa è chiaro e si rivolge in particolar modo alla Nato: "L'Alleanza Atlantica si consolida se si condividono anche i problemi che nascono dalle scelte collettive, ma rischia di incrinarsi se i Paesi più esposti a ritorsioni di vario tipo (come aprire i 'rubinetti' dell'immigrazione da parte di alcuni Stati) vengono lasciati soli".
"È una guerra ibrida"
I gruppi Wagner, mercenari al soldo di un fedelissimo di Putin, controllano ampie zone dell'Africa, come sottolineato anche dallo stesso ministro, che parla di "strategia chiara di guerra ibrida" che il gruppo sta attuando "utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi africani". È su questo aspetto che ora l'Italia chiede il massimo sostegno e supporto sia all'Europa che a tutta l'alleanza atlantica, perché se viene lasciata sola ne va della sicurezza dell'intero Occidente. Guido Crosetto era oggi a palazzo Chigi per partecipare al summit indetto da Giorgia Meloni con il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, i due vicepremier Antonio Tajani (ministro degli Esteri) e Matteo Salvini (ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture), e i servizi segreti.
Sul tavolo il dossier sicurezza e quello sui migranti, anche alla luce del rapporto degli 007 secondo il quale ci sarebbero circa 700mila migranti in Libia che potrebbero imbarcarsi per l'Italia. Maria Teresa Bellucci ha ricordato "che tra i capisaldi della cosiddetta 'Dottrina Gerasimov' - dal nome del generale russo che l'ha presentata - c'è l'esaltazione del concetto di guerra ibrida, ossia la volontà di fare pressione sugli Stati stranieri mediante strumenti non convenzionali". In questo orientamento va evidenziato "quanto accaduto a gennaio 2021 sul confine polacco con la strategia di fare pressione sull'Europa sfruttando la disperazione di migliaia di persone usate come 'bomba umanitaria'".
La risposta del gruppo Wagner
Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha replicato alle accuse mosse dal governo italiano: "Non abbiamo idea di cosa stia succedendo con la crisi dei migranti, non ce ne preoccupiamo". Così avrebbe detto il principale esponente del gruppo mercenario, secondo quanto riferito dall'agenzia Reuters, sul proprio canale Telegram. Prigozhin ha poi insultato Crosetto, sollecitandolo a prestare attenzione al proprio Paese. "Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere", e ha aggiunto "Noi abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci."
I numeri del Viminale
Dal 1 gennaio sono stati oltre 20mila i migranti che sono sbarcati nel nostro Paese. Rispetto allo scorso anno si parla di numeri tre volte più grandi: nel 2022, infatti, furono 6.154, pressoché gli stessi del 2021. Di questi 20mila, ben 4.566 sono arrivati negli ultimi giorni, dal 9 all'11 marzo. Oltre 1/5 degli arrivi concentrato in tre giorni, numeri spaventosi che devono portare a riflessioni a livello internazionale. Le nazionalità più rappresentate sono ivoriani (2.410), guineani (2.380) e bengalesi (1.506).
I presunti minori non accompagnati sono 1.965. Per quanto riguarda i richiedenti asilo, lo scorso anno il 53% delle richieste si chiuso con un diniego. E tra i tre tipi di protezione accordati, quella speciale è la più frequente con 10.865 casi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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