"Sciogliere Casa Pound? Se ci fossero gli estremi, sarei d’accordo”. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intercettato al Senato dall'HuffPost, dice chiaramente di essere in disaccordo col presidente del Senato Ignazio La Russa sul pestaggio al cronista Andrea Joly.
“Un'aggressione è un atto criminale. Indipendentemente dal fatto che lui si fosse dichiarato o meno giornalista", dice Tajani, convinto che "la violenza contro qualsiasi persona è sempre inaccettabile”. Secondo il vicepremier, il giornale non era obbligato a rivelare la sua professione "ma - aggiunge - sarebbe stato altrettanto grave se Joly non fosse stato un cronista". Ed è chiaro che il motivo del pestaggio è che gli aggressori devono essere stati sicuri di aver di fronte un giornalista che stava scattando delle foto per lavoro. Secondo Tajani spetta alla magistratura decidere sullo scioglimento di Casa Pound e ribadisce: "Se ci fosse una sentenza e degli estremi per farlo, ad esempio una chiara violazione della Costituzione, io non avrei problemi”.
Al Senato, all'indomani del voto a Montecitorio sul ddl Nordio, Tajani ha parlato con alcuni parlamentari e la giustizia resta un tema caldo. “Il 29 luglio faremo un’iniziativa col partito Radicale. Ma già ieri tre nostri emendamenti sono stati accolti. Alleggeriscono la popolazione carceraria soprattutto dei detenuti anziani e tossicodipendenti. Lo consideriamo un risultato molto importante", dice Tajani parlando a proposito dell'accordo trovato all'interno della maggioranza volto a ridurre il numero degli emendamenti con cui gli azzurri intendevano risolvere il problema del sovraffollamento nelle carceri. “Come partito faremo tutto il possibile. Qualche segnale importante è stato dato in questi giorni. C’è una questione che riguarda la polizia penitenziaria", afferma Tajani ricordando che esiste anche "un tema di edilizia carceraria" e che serve tempo perché "non si può fare un provvedimento che dice ‘tutti fuori’".
E conclude: "Posso capire che all’opposizione possa far piacere fare danni alla maggioranza. Ma io sono vicepresidente del consiglio, segretario di un partito, il mio compito è tenere unita la maggioranza”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.