TASSE, UN SALASSO SENZA FINE Monti: "Non le abbasseremo a breve"

Il premier interviene alla Repubblica delle idee, intervistato da Ezio Mauro ed Eugenio Scalfari. Parla di crisi e del futuro economico dell'Italia e ammonisce: a breve non si abbasseranno le tasse. Scontri tra polizia e manifestanti

TASSE, UN SALASSO SENZA FINE Monti: "Non le abbasseremo a breve"

Sul palco bolognese della Repubblica delle idee parla Mario Monti, invitato alla festa di Repubblica, intervistato da Ezio Mauro, direttore del quotidiano e dal fondatore Eugenio Scalfari. Fuori centri sociali e collettivi protestano contro la crisi economica, prendendo a pretesto la visita del premier in città.

Monti si occupa del domani italiano, delle difficoltà legate al fatto che il Paese "in passato ha pensato molto poco al suo futuro". Ma non dispera: l'Italia ce la fa "e non perché lo dice la Merkel". 

La polizia all'esterno si occupa invece di contenere i cortei di manifestanti che risalgono via Indipendenza e via Irnerio, dove si tiene l'incontro a cui partecipa il premier. In strada ci sono i collettivi universitari, il gruppo Santa Insolvenza, laboratorio Crash, ma anche il centro sociale Tpo. Cercano di avvicinarsi al teatro dove si trova Monti, per "porre una domanda sull'uscita dalla crisi", ostacolati dalle forze dell'ordine. Volano fumogeni e bottiglie di vetro. La polizia in tenuta antisommossa fa partire alcune cariche per allontanare la protesta dall'Arena del Sole: negli scontri rimangono feriti dieci agenti di polizia e due carabinieri.

Il premier torna a toccare i temi già affrontati in mattinata, quelli della crescita e della crisi. E parla di una situazione "ancora piuttosto grave", in cui "la possibilità di fare politiche molto orientate al futuro spesso manca perchè la gestione dell’emergenza tende a prevalere". Poi ha un moto d'orgoglio: "Abbiamo chiesto al Paese uno sforzo in più", ma che porterà fuori dalla crisi "con le nostre mani".

Tra i temi caldi della giornata anche le elezioni di domani, con cui la Grecia deciderà del suo futuro: "Mi aspetto che ci sia un voto favorevole al solido rapporto tra Grecia e Unione Europea - sottolinea il premier. Poi aggiunge - da privato cittadino - "Immagino che l'Ue potrebbe valutare dilazioni". E il parere positivo sulla permanenza nell'Eurozona vale anche per l'Italia: "Sono ottimista sul futuro, ma sarei pessimista se la struttura Europa dovesse dissolversi".

Il premier elogia poi l'operato della Germania: "Se io fossi tedesco - spiega - il prodotto di esportazione di cui sarei più orgoglio è la cultura della stabilità di cui l’euro è il pinnacolo culminate". In compenso il fatto che "un Paese ha un alto debito pubblico" e spinga per "maggiori politiche europee" non significa necessariamenti aspirare "ai soldi della Germania".

Ma se la situazione internazionale interessa e preoccupa, sono le riforme di casa nostra a tenere banco. Monti non ha mezzi termini: il ddl corruzione diventerà legge, perché è per questo che "i disegni di legge vengono presentati".

Poi la riforma del lavoro, che dovrà diventare legge entro il consiglio Ue "o l'Italia perde punti". E gli esodati, per i quali dovrà arrivare "al più presto una ricognizione" precisa. E le tasse: "Non possiamo promettere molte riduzioni a breve".

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