La telefonata di capitan Schettino: «C’era uno scoglietto, ho fatto bum!»

La telefonata di capitan Schettino: «C’era uno scoglietto, ho fatto bum!»

Roberto? Roberto senti una cosa io sono passato sotto gli scogli del Giglio qua? sono passato sotto qua e ho preso con la poppa un basso fondale?». Chi parla è il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino in uno dei file contenuti nella scatola nera della nave naufragata all’Isola del Giglio e che Tgcom24 ha proposto in esclusiva. Il capitano sta parlando con il capo dell’unità di crisi di Costa, Roberto Ferrarini. «Io sono passato e ci stava questo piccolo scoglietto... «No, no guarda... io sto male... non mi dire nulla... ho fatto sta cosa...», spiega il comandante che aggiunge: «E son passato poi c’è stato un black-out, e abbiamo dato una botta con la poppa... mo sto facendo fare l’assetto...».
Poco prima aveva parlato con il comando generale delle Capitanerie di Roma dove raccontava minuziosamente quanto accaduto. «Lei ha sentito un colpo e avete fatto blackout. Però eravate già a 0.2 dal Giglio. È possibile?», chiedono da Roma. Schettino risponde: «Sì, sì. Eravamo a 0.18, 0.2 dal Giglio. Ci stava acqua. E di colpo ho sentito un colpo: bum! Adesso ho fatto scaricare il Vdr, ho detto al comandante in seconda di fare il download del Vdr e niente, adesso vediamo le cause...»
«Poi - prosegue il capitano - è successo che di colpo la nave si è inclinata, i vetri si sono rotti perché ho sentito lo scoppio e praticamente aprendo i cancelletti di imbarco, quelli del ponte 3 che stavano ormai a fior d’acqua, abbiamo mandato a terra le lance facendo servizio tenda e spola, fra la terra e la nave. Un ufficiale mi ha detto: “comanda’” ci sono altre 200 persone hanno fatto una corda umana perché la nave sbandava sempre li abbiamo fatti venire sul lato dritto della nave...

Io nel frattempo mi sono trovato con la nave praticamente addosso, allora mi sono trovato col ponte lance praticamente immerso di acqua e con i lanci delle gru che si stavano praticamente schiacciando e non riuscivano a uscire...».

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