Clima di alta tensione tra maggioranza e opposizione. Dopo quanto accaduto ieri alla Camera dei deputati, con la rissa diventata virale sui social, oggi è stato registrato ancora caos in Aula al Senato nel corso della discussione sul disegno di riforma del premierato che si sta votando. I senatori dei partiti di opposizione subito dopo l'intervento del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli, hanno infatti innalzato fogli con il Tricolore. Gli esponenti del centrodestra non sono rimasti in silenzio: dagli scranni della maggioranza si è levato l'inno di Mameli, dando così vita a una bagarre incredibile. Ma non è tutto: anche a Palazzo Montecitorio sono stati registrati nuovi scontri verbali, tali da causare la sospensione della seduta. Dopo il no della maggioranza alla richiesta delle opposizioni di rinviare i lavori sull'Autonomia a dopo la riunione dell'Ufficio di presidenza sulle aggressioni avvenute ieri nell'emiciclo, i deputati di sinistra hanno intonato cori "fuori, fuori" e anche "fuori i fascisti dal Parlamento" e poi di nuovo, come fatto ieri, le strofe di "Bella ciao".
Tornando a quanto accaduto Palazzo Madama, i senatori dell'opposizione hanno lasciato i propri banchi per andare ad occupare quelli del governo. Una protesta, secondo quanto reso noto dal già citato Patuanelli, legata a quanto accaduto ieri a Palazzo Montecitorio: "In segno di protesta contro l'aggressione del deputato Leonardo Donno, i senatori del Movimento 5 Stelle hanno occupato il banchi del governo nell'aula di Palazzo Madama mostrando le bandiere italiane. La Repubblica non può essere umiliata da chi non accetta che gli si consegni il tricolore".
Una sceneggiata che ha spinto la presidente di turno del Senato, la forzista Licia Ronzulli, a porre fine alla seduta decretandone la sospensione. Poco prima dello stop, la parlamentare azzurra aveva ripreso il grillino Pirondini e il dem Sensi per aver utilizzato il telefono per filmare la bagarre. L'Assemblea tornerà a riunirsi alle 14 per proseguire l'esame e la votazione degli emendamenti all'articolo 7 del ddl sul Premierato. La tensione è palpabile e la situazione rischia di peggiorare senza un briciolo di buonsenso. Tranchant l'analisi del senatore di FdI Sandro Sisler: "Vedere la sinistra protestare sventolando il tricolore è a dir poco imbarazzante. Una mera strumentalizzazione da parte di chi in passato, forse vergognandosene, copriva la bandiera nazionale con quella rossa con falce e martello. La verità è che sono allergici alla democrazia e non tollerano che gli italiani possano scegliere con il proprio voto il prossimo presidente del Consiglio".
Sull'episodio è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, stigmatizzando quanto accaduto. "Nei giorni in cui l'Italia è al centro dell'attenzione del mondo, non è una cosa che mi entusiasmi quello che è successo", ha evidenziato a margine della presentazione spot Azzurri su prodotti Dop Igp da Eataly:"Anche se è successo al di là di qualche forma di esasperazione penso un po' strumentale, senza che fosse qualcosa di paragonabile ai tumulti di ieri, chiamiamoli così". Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro Francesco Lollobrigida, che ha biasimato senza mezzi termini quanto andato in scena alla Camera.
"Quello che in queste ore stona è vedere, mentre il più importante G7, forse nella storia è presieduto dall'Italia, che il nostro Parlamento, cioè la sede della democrazia, sia oggetto di iniziative non in linea con i regolamenti parlamentari e con un dibattito sano", il j'accuse del titolare dell'Agricoltura, che ha puntato il dito contro coloro che prediligono la loro proiezione e il loro interesse di parte rispetto all'interezze nazionale. Quando era all'opposizione, ha aggiunto, FdI si è caratterizzata sempre "per un'attenzione quasi maniacale che abbiamo avuto nel rispettare l'interesse nazionale quando c'erano eventi internazionali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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