Il tiktoker Karim, i censori rossi e l'eco-ministra in bici: ecco il podio dei peggiori

Fingono di star male per farsi dare un passaggio dall'ambulanza e poi insultano Salvini su TikTok. Tre sindaci boicottano il concerto della Venezi. A Bruxelles lo show degli eco-invasati. Ecco il peggio della settimana

Il tiktoker Karim, i censori rossi e l'eco-ministra in bici: ecco il podio dei peggiori
00:00 00:00

Sotto il sole di Caronte, con punte di afa oltre i 40 gradi, molti finiscono per dare di matto. O forse no: il caldo non centra nulla. È tutta farina del loro sacco, sono fatti così. Non lo sapremo mai. Sta di fatto che il Podio di questa settimana apre con due soggetti, fino a qualche giorno fa sconosciuti a tutti, che hanno finto di stare male e, dopo aver fatto intervenire un'ambulanza, si sono fatti dare un passaggio (video). "Ragazzi, qua siamo sperduti in campagna e ora risolviamo la situazione", hanno raccontato i due su un video postato su TikTok. "Viene l'ambulanza a prenderci, e chi c’ha voglia di tornare a piedi a Riccione". Davvero indecenti: fingere un malore, occupare un mezzo che avrebbe potuto aiutare o addirittura salvare una persona realmente in difficoltà e poi vantarsene pure sui social. Non paghi dell'idiozia, una volta esplosa la polemica sui giornali, anziché chiedere scusa e tacere, uno dei due, tal Karim, se l'è pure presa con Matteo Salvini e con gli elettori della Lega: "Tu che fai tanto il politico, possiamo dire ai tuoi fan, quelli che ti seguono, quelli della Lega, che sono tutti delle capre" (video). Il dramma è che Karim non è certo l'unica pecora nera. Tra youtuber, tiktoker e influencer non se ne può davvero più. Un mare di cretini. Prendete il giovane di origine straniera che a Jesolo ha fatto il bagno nella fontana (video). Ciabatte da mare, pantaloncini corti e ovviamente torso nudo. Servono commenti, forse?

Al secondo posto troviamo, poi, i censori rossi che vogliono zittire Beatrice Venezi. Ai dem non è mai andata a genio. Forse, perché da subito non ha voluto farsi chiamare "direttora"? Mah, a saperlo... sta di fatto che, già quando i collettivi francesi hanno manifestato contro l'Opera di Nizza che l'ha invitata a suonare a Capodanno, si sono guardati bene dal difenderla. Non solo. Sono persino riusciti a far peggio i tre che, quando il direttore ha suonato l'Inno a Roma all'evento per celebrare Giacomo Puccini, si sono alzati indignati e se ne sono andati indignati. I tre dell'Ave Maria sono Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, Andrea Bonfanti, sindaco di Pescaglia, e Luca Menesini, presidente della Provincia di Lucca. Tutti di area dem, granda un po'! E ancora una volta ci hanno dimostrato il loro strampalato concetto di libertà. Fa benissimo la Venezi a fregarsene di questi piccoli censori: bravissima, avanti così!

Al primo posto sul nostro podio, questa settimana c'è un piccolo affollamento. Sono gli eco gretini allo sbaraglio e sono davvero tanti. La peggiore è sicuramente la ministra spagnola per la Transizione ecologica Teresa Ribera. Mercoledì scorso è andata al summit sul clima in bicicletta (video). Ovviamente, per non inquinare. Peccato che dietro di lei ci fosse uno stuolo di auto blu a sgasare per le strade di Valladolid. Quanta ipocrisia! Anche Greta Thunberg ci ha messo del suo. L'avevamo lasciata baby pensionata. "Lascerò il megafono ad altri...", aveva promesso. E noi ci avevamo creduto. Invece, nei giorni scorsi, ce la siamo ritrovata ancora barricadera, in piazza a Strasburgo, a protestare contro i governi dei Paesi europei. Poi, affacciata sull'emiciclo del parlamento europeo, si è sbracciata per mandare a quel paese, alternando dito medio e cuoricini, i nostri politici. Il tutto mentre veniva votata l'ultima eco follia, quella sul ripristino della natura, un concentrato di purissimo ambientalismo ideologico. In nome del "ripristino degli ecosistemi", l'Unione europea ha deciso che lascerà improduttivi i campi e libererà il corso dei fiumi.

Un danno economico sia per gli agricoltori sia per gli Stati che saranno costretti ad aumentare le importazioni e quindi la propria spesa verso l'estero. Senza contare che, mentre veniva deciso questo suicidio, ci siamo pure dovuti sciroppare il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, che tuovava contro la destra al potere in Italia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica