Timothy Dolan superstar decisivo in Conclave

Timothy Dolan superstar decisivo in Conclave

New York È nata una star. Anzi, una «rock-star», come scrive il Wall Street Journal. Ma è tutta la stampa Usa a celebrare Timothy Dolan, l'arcivescovo di New York che pur non essendo diventato Papa torna a casa da vincitore. Tra le mura del Vaticano si è guadagnato l'appellativo di «nuovo uomo forte della Chiesa», avendo svolto un ruolo decisivo in Conclave per l'elezione di Papa Francesco. Appoggiato soprattutto dai numerosi cardinali nordamericani schierati contro chi avrebbe voluto un Pontefice più legato alla Curia.
Del resto, la sua strategia per il Conclave era stata ben studiata, nei minimi dettagli, con tanto di convocazione nel suo studio a Manhattan dei suoi «lobbysti» in Vaticano. Si è presentato all'appuntamento sicuro, preparato, cosciente di rappresentare un pacchetto di voti consistente. Il suo presenzialismo e il suo stile molto informale - scrivono i giornali Usa - ha fatto storcere il naso a molti suoi colleghi, ma lo ha reso popolare in Italia e nel mondo, grazie alla grande attenzione dedicatagli dai media.

«La sua inaspettata ascesa come uno dei candidati al papato gli dà una forza notevole» spiega Terrence Tilley, presidente del dipartimento di teologia alla Fordham University: «È diventato più di una persona influente - aggiunge - è oramai diventato un “kingmaker” nei circoli del Vaticano».

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