"Fascisti". Ma la targa è stata distrutta dalla Cgil: lo scivolone dei dem

A Firenze è stata trovata in pezzi la lapide dedicata ad Aligi Barducci. Nardella e sodali accusano la destra, ma la realtà è un’altra: la sinistra è ossessionata

"Fascisti". Ma la targa è stata distrutta dalla Cgil: lo scivolone dei dem
00:00 00:00

La sinistra continua a inanellare figuracce, è un dato di fatto. La patetica caccia al fascismo – una vera e propria ossessione per Elly Schlein & Co. – spinge i dem verso clamorosi autogol. L’ultimo episodio è quello registrato nella giornata di martedì a Firenze: allarme per il danneggiamento della targa dedicata al partigiano Aligi Barducci nel giardino del Torrino di Santa Rosa. Anziché attendere indicazioni sulla dinamica dei fatti, i compagni non hanno avuto dubbi: colpa dei vandali neri. E da Nardella in giù, l’ennesima figura barbina.

La targa distrutta e l'ossessione fascismo

La lapide dedicata al partigiano “Potente”, ero simbolo della Resistenza in Toscana morto durante la liberazione di Firenze nel 1944, è stata trovata in pezzi sul lungarno Soderini. Fin da subito l’amministrazione piddina ha puntato il dito contro la destra e il fascismo, facendo crescere l’indignazione contro i presunti teppisti neri. Il sindaco Dario Nardella non ha perso tempo: “Chi ha distrutto la targa dedicata al partigiano Potente si deve vergognare. Un’offesa alla nostra storia e alla nostra città liberata anche grazie al coraggio di Barducci. Non ci facciamo intimorire”, le sue parole in una storia su Instagram.

Il danneggiamento della targa dedicata alla medaglia d’oro al valor militare ha mandato su tutte le furie l'assessora alla cultura della memoria e della legalità Maria Federica Giuliani, che si è persino spinta più in là di Nardella. "I richiami al Ventennio manifestati da una certa politica incoraggiano i gruppi neofascisti", il suo j'accuse senza neanche conoscere la dinamica dei fatti: "Per questo motivo si sentono più liberi di segnare la loro presenza sul territorio ma non ci facciamo intimidire". Il presidente della Commissione Toponomastica Mirco Rufilli ha invece definito “persone ignoranti e vigliacche” i presunti autori dell’atto vandalico contro il simbolo della Resistenza cittadina.

Come evidenziato da Libero, però, lo sdegno a un certo punto ha fatto spazio al silenzio. La storia di Nardella è sparita, i suoi assessori sono entrati in silenzio stampa. Il motivo è semplice: nessun allarme fascista, nessun assalto estremista. La targa del partigiano Potente è stata vittima di un incidente sul lavoro occorso ad alcuni operai della Fiom Cgil. La conferma è arrivata direttamente dall’ufficio stampa del sindacato: la lapide è stata abbattuta per errore da un camion di una ditta che lavorava al circolo la Rondinella nella giornata di domenica.

"Un camion fascista infiltrato, evidentemente", l'ironia dei consiglieri di Fdi a Firenze Jacopo Cellai e Alessandro Draghi: "La foga di cercare l'uomo nero ha prevalso sulla dovuta cautela e razionalità che si richiede in circostanze simili, specie se si usano parole ed espressioni così forti [...

] Per il Pd l'antifascismo è ormai una forma di psicosi. Il coro unanime di sdegno e accuse richiederebbe un ripensamento, cosa troppo seria per chi vuole costruire consenso sulla paura e contro nemici che non esistono".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica