"Vattene". La rivolta della piazza sindacale contro Schlein a Bologna

Nel tentativo di ricostruire un dialogo con la sinistra operaia, Elly Schlein si è presentata a Bologna ma la sua presenza è stata duramente contestata

"Vattene". La rivolta della piazza sindacale contro Schlein a Bologna

Alla manifestazione dei sindacati di Bologna si è presentata a sorpresa anche Elly Schlein, segretario del Partito democratico. In una piazza con 30mila partecipanti, stando ai numeri ufficiali diramati dalla questura, ha sfilato con le rappresentanze ma non sono mancati momenti di tensione quando, dalle prime file della piazza, si sono alzate voci di contestazione all'indirizzo della stessa esponente dem, non gradita in quel contesto. "Via la politica dalla piazza", ha urlato qualcuno contro Schlein. Ma c'è chi è stato anche più duro e senza mezze misure ha urlato: "Vattene".

A nulla è servito che indossasse una t-shirt della Fiom con su scritto: "La lotta paga sempre". La base sindacale sembra non nutrire la stessa simpatia per Elly Schlein che viene ostentata da Maurizio Landini, che non si tirato indietro nell'abbracciare il segretario del Pd pubblicamente, forse anche nel contesto di un'operazione simpatia nei confronti dell'esponente dem. Ma non stupisce che dalla piazza sindacale la sua figura sia quasi invisa. Nonostante i proclami di campagna elettorale, quando si è dichiarata vicina ai lavoratori e alla classe operaia, finora Schlein ha dimostrato di volersi rivolgere a tutt'altro target, alla mid class con orientamento borghese tanto cara alla sinistra radical chic borghese.

"Una parte delle piattaforma congressuale delle primarie si basava proprio sul fatto di riparare gli errori fatti nel passato sulle politiche del lavoro. Certo siamo felici di esser qui, l'ho detto anche a Firenze con la Filmcams, siamo consapevoli che c'è da ricostruire una fiducia e lo faremo sulla base della condivisione della battaglie importanti che i sindacati stanno scegliendo di portare nelle piazze", ha dichiarato Schlein, cercando di avvicinarsi, almeno nelle intenzioni, a quella sinistra millantata.

Che non si arriverà a quella sinistra operaia che chiede la base lo si capisce anche dalle alleanze che Schlein sta costruendo, quasi asservendosi al Movimento 5 stelle.

"Ci siamo sentiti anche ieri, diciamo che non sempre le agende si incrociano, ma sono convinta che su queste battaglie ci sia con lui e con il Movimento 5 Stelle una convergenza sulle rivendicazioni che sono portate nelle piazze", ha detto Schlein riferendosi a Giuseppe Conte.

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