La protesta anarchica dilaga: sassaiola e slogan al carcere di Opera

A Milano, gli anarchici hanno assaltato la rete del carcere. A Roma ha preso la parola Pasquale Valitutti: "Giustizia contro gli assassini di Alfredo"

La protesta anarchica dilaga: sassaiola e slogan al carcere di Opera

Massima allerta in tutto il Paese per le manifestazioni dei gruppi anarchici che con maggiore concentrazione si sono ritrovati a Milano e a Roma. Momenti di tensione si sono vissuti fuori dal carcere di Opera, dove circa 300 persone fin dalle prime ore del pomeriggio si sono ritrovate nei campi esterni alla casa circondariale in cui è detenuto Alfredo Cospito in regime di 41-bis e sciopero della fame da oltre 3 mesi. A Roma, invece, a prendere la parola prima della partenza del corteo non autorizzato è stato Pasquale Valitutti, storico esponente dell'anarchia romana, che ha mosso accuse importanti contro il presidente Sergio Mattarella, già presente nell'elenco del manifesto affisso a La Sapienza per indicare gli "assassini" di Alfredo Cospito.

Disordini a Milano

Al carcere di Opera si sono radunati gli anarchici provenienti dal nord Italia e dalla Svizzera, come segnalato dalle forze dell'ordine, in numero di diverse centinaia. Fin da subito si sono mostrati intolleranti contro i giornalisti presenti sul posto per documentare la protesta. "Fate schifo, lavorate sulla pelle della gente. Giornalisti servi di questure e ministeri. Poi vi lamentate se vi arrivano le pietre", hanno urlato alcuni anarchici ai giornalisti. Parole che richiamano quelle utilizzate da un circolo anarchico del perugino questa mattina per attaccare "il Giornale", ancora una volta utilizzando la prima pagina del nostro quotidiano che titola: "Allarme anarchici: cercano il morto". Il riferimento è al manifesto de La Sapienza con la lista degli "assassini" di Cospito, indicati quasi come se fossero degli obiettivi. Quindi, gli anarchici commentano, riferendosi alla prima pagina: "Non ci sono parole per descrivere il completo rovesciamento della realtà, degno di bispensiero di orwelliana narrativa". E ancora: "Senza mito della personalità, senza feticismi, salta davvero all'occhio la differenza di spessore tra la figura di Alfredo, che sta dando la vita per un'idea irrecuperabile di libertà e la banda di manipolatori, infami e vigliacchi che ci governa".

Poco dopo la minaccia, un manipolo di anarchici ha prima tentato di assaltare una delle reti di protezione del carcere, poi ha iniziato un lancio di fumogeni, bombe carta e sassi contro le forze dell'ordine e i giornalisti. Prima della sassaiola, un anarchico ha cercato di colpire con uno sputo uno degli agenti della polizia penitenziaria che stanno presidiando, assieme agli uomini della polizia di Stato e dei carabinieri, il perimetro del carcere di Opera. Il gruppo di manifestanti, oltre a lanciare qualche fumogeno e qualche sasso, ha 'tambureggiatò con pezzi di ferro sulla rete esterna al camminamento di ronda che delimita il penitenziario. Dal corteo che si sta snodando nei campi attorno al carcere anche slogan come "galere e Cpr non non ne vogliamo più, colpo su colpo le tireremo giù".

L'anarchico prende la parola a Roma

Nel suo discorso a Roma, l'anarchico Valitutti ha preso il microfono prima della partenza del corteo non autorizzato da piazza Vittorio e ha puntato il dito anche contro Sergio Mattarella, accusandolo di vicinanza con gli ambienti mafiosi. Quindi, riprendendo le parole già usate nell'intervista rilasciata in settimana, ha dichiarato: "I torturatori più schifosi, gli assassini, quelli che hanno offeso la giustizia, uccidendo persone innocenti, prima o poi pagheranno per quello che hanno fatto. Io non so quanto questo succederà, la storia è un sistema complesso, può cambiare rotta all'improvviso, noi non dimenticheremo mai gli assassini di Alfredo, i compagni che verranno non dimenticheranno gli assassini di Alfredo". Poi ha aggiunto: "Io spero che ci sarà giustizia contro gli assassini di Alfredo, è una mia speranza, una mia volontà storica". Anche a Roma si sono registrate intolleranze contro i giornalisti, spinti lontani dai manifestanti travisati per impedire loro di effettuare riprese.

In tarda serata si sono registrati scontri durante il corteo tra gli anarchici e la

polizia. I manifestanti hanno fatto barricate con cassonetti e altre strutture e iniziato un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine. La polizia ha effettuato una carica e ci sarebbero tre anarchici in stato di fermo-

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