"Esposto contro Emiliano". Il governatore pugliese nei guai per un incontro alla Asl di Lecce

I partiti che sostengono Poli Bortone nel ballottaggio contro Salvemini hanno inviato anche una lettera al prefetto: "Ha convocato i primari dell'ospedale di Lecce per indurli a votare il candidato di centrosinistra"

"Esposto contro Emiliano". Il governatore pugliese nei guai per un incontro alla Asl di Lecce
00:00 00:00

Le urne si sono riaperte questa mattina alle ore 7 in più di cento comuni in tutta Italia per i ballottaggi delle elezioni amministrative: tra questi, anche Lecce dove servirà il secondo turno per stabilire chi tra Carlo Salvemini, del centrosinistra, e Adriana Poli Bortone, del centrodestra, sarà il prossimo sindaco del capoluogo salentino. Tuttavia, a dispetto della norma sul silenzio elettorale che era entrato in vigore già ieri, sulla tornata locale è scoppiata la bufera: Michele Emiliano, la mattina di sabato 22 giugno, ha tenuto un incontro "a porte chiuse" con "alcuni amici appartenenti a diverse categorie sociali e professionali per parlare anche del ballottaggio a Lecce". Il racconto lo si evince da una lettera indirizzata al prefetto da parte del deputato Claudio Stefanazzi, anche lui esponente del Partito democratico. I dem hanno poi fortemente criticato l'emittente televisiva Telerama che aveva dato conto del faccia a faccia tra il governatore e i dirigenti della Asl di Lecce.

Le accuse del centrodestra leccese

Prima di Stefanazzi, erano stati i partiti e i movimenti del centrodestra leccese a scrivere alla prefettura, sollevando il caso di un presunto aggiramento del silenzio elettorale. "Una gravissima violazione delle norme", scrivono i sostenitori della Poli Bortone, "tanto più grave perché proviene da una figura istituzionale, il presidente della Regione, che dovrebbe essere figura di garanzia dell'intera popolazione pugliese". Emiliano non avrebbe avuto quindi troppe esitazioni "nel convocare i primari dell'ospedale di Lecce per indurli a votare il candidato di centrosinistra Salvemini", dimostrando che la sanità pubblica pugliese, "lungi dall'essere al servizio dei cittadini, indipendentemente dalle loro identità politiche, è diventata solo ed esclusivamente uno strumento di potere politico, con tutto ciò che ne consegue in termini di terzietà e credibilità".

L'intervista di Emiliano alla tv locale

L'accusa si conclude con un invito al prefetto affinché intervenga per "ripristinare il rispetto delle leggi che regolano la materia e soprattutto, la regolarità della competizione politica in essere nella città di Lecce". L'ex sindaca di Lecce ora al ballottaggio per il centrodestra fa un passo ulteriore e annuncia che presenterà un esposto in procura. Anche perché la faccenda si è complicata in quanto Emiliano, all'uscita dall'incontro, non si è negato a un cronista della tv locale che lo aveva avvicinato. Stefanazzi sostiene che si è trattato "solo di cortesia", fornendo per altro una risposta in cui "ha chiarito in maniera cristallina il motivo dell'incontro", benché consideri "davvero grave che Telerama si sia presentata ad un evento privato e a porte chiuse ed abbia preteso, in palese violazione della privacy, di effettuare riprese e fare domande". Per Poli Bortone, invece, la spiegazione dei rappresentanti del Pd altro non è che un tentativo "di limitare la libertà di stampa, mettendo in discussione la correttezza dei giornalisti della tv locale che ha registrato l'intervista. Chiedere rispetto delle norme vigente non significa avvelenare il clima. E a questo punto il passaggio di domani in Procura sarà fondamentale e imprescindibile".

Previste anche interrogazioni parlamentari

Sulla vicenda si esprimono diversi deputati e senatori. Roberto Marti della Lega e Saverio Congedo di Fratelli d'Italia decidono di diramare una nota congiunta: "Emiliano ha ben pensato di approfittare del suo ruolo istituzionale per andare a caccia di voti. Avrebbe potuto farlo, legittimamente, partecipando a comizi e mettendoci la faccia in pubblico nei tempi consentiti. Invece si muove di nascosto, utilizzando canali che avrebbe dovuto attivare per risolvere i problemi del servizio sanitario leccese". Anche loro presenteranno un’interrogazione parlamentare. Per Gasparri il presidente della Regione Puglia non è nient'altro che "un prepotente" che "calpesta ogni regola di buona condotta: un cattivo esempio".

Per il capogruppo di Forza Italia al Senato "questa sortita nel leccese è l'ennesima prova di quale sia il senso della legalità di Emiliano. In chiara violazione delle regole elettorali e con chiari scopi di acquisizione di consenso - conclude - Emiliano è peggio perfino di Antonio Decaro".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica