Quello tra Silvio Berlusconi e Arcore è stato un legame indissolubile. Il Cavaliere ha vissuto nel comune brianzolo dal 1974 nella celebre Villa San Martino, la residenza signorile realizzata dalla famiglia marchionale Casati Stampa nel Diciottesimo secolo. La salma dell’ex presidente del Consiglio è stata portata nel mausoleo di famiglia – la cosiddetta "Volta celeste" – e resterà lì fino ai funerali: per motivi di ordine pubblico l'ingresso sarà riservato esclusivamente ai familiari più stretti.
Una tomba centrale custodita dal monumento in travertino da cento tonnellate chiamato "La Volta celeste", realizzato dallo scultore Pietro Cascella. Il nome è legato alla scultura presente all’esterno che richiama le costellazioni e per accedervi è necessario attraversare un’imponente scalinata di accesso e varcare un grande portone di ferro. Il mausoleo ospita altri 36 loculi per familiari e amici stretti e all’interno sono stati realizzati bassorilievi con cesti di pane e frutta, rose a cinque petali e molti altri dettagli. Tra i più importanti, la catena voluta dal Cavaliere come simbolo della famiglia e dei suoi cari.
La Volta celeste è stata completata da Cascella nel 1990, dopo tre anni di lavoro. Già noto per le opere nella piazza di Milano 2 e il biscione in marmo negli studi Mediaset, lo scultore abruzzese morto nel 2008 è conosciuto in tutto il mondo per aver firmato l’opera all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, l’omaggio all’Europa a Strasburgo e l’Arco della Pace a Tel Aviv.
“Lui mi disse: non farmi una cosa mortuaria, con le falci, le morti, i teschi, gli scheletri, quell’armamentario cimiteriale – ricordava l'artista Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte nel 2006 –. E allora io dissi: pensiamo all’alto, al cielo”, ha ricordato Cascella in un’intervista. E il mausoleo è sempre rimasto nel cuore del Cavaliere: un luogo di pace e serenità, tra alberi, piante e fiori visitato più di una volta insieme alle personalità politiche in visite alla sua tenuta brianzola, l’ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov. Una recente testimonianza sul mausoleo è stata quella di Emilio Fede ai microfoni della Stampa: “Un giorno mi portò a visitare il mausoleo, ammesso che si possa chiamare così, e mi disse che con la famiglia voleva che ci fosse il posto per i suoi amici più cari. 'Che sono pochi', aggiunse. Ricordo che commentai: 'Mi piacerebbe essere tra quelli'”.
Non è noto se il Cav verrà sepolto nella tomba di famiglia, al momento nessuno vi riposa.
Nemmeno l’amata madre del Presidente, Rosa Bossi, fu tumulata nel mausoleo, ma sepolta al cimitero Monumentale di Milano accanto al marito Luigi: le sue ceneri furono trasferite in un secondo momento a Villa San Martino e custodite all’interno della casa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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