Ipertensione: nuovo test ne facilita la diagnosi

Passo avanti per la diagnosi di patologie complesse, come l'ipertensione o l'insufficienza renale acuta. Merito di una diagnostica in vitro avanzata che offre nuovi test specifici, in grado di operare su piattaforme integralmente automatizzate (quindi più semplici, sicure e veloci) e fornire al medico un aiuto nel determinare meglio la patologia ipertensiva che cilpisce 70 milioni di persone in Europa. Per la prima volta, grazie a questo dispositivo, è possibile misurare l'aldosterone (un ormone prodotto dal nostro corpo che regola la ritenzione di sodio nei reni). É indicato per precisare il trattamento farmacologico da somministrare agli ipertesi o ai pazienti con insufficienza renale acuta. Negli Stati Uniti è già stato approvato dalla Fda. Il dispositivo, altamente sensibile, è stato messo a punto dai ricercatori italiani, nei laboratori DiaSorin di Gerenzano (Va), una promettente multinazionale italiana, leader nelle biotecnologie con 27milioni di euro investiti ogni anno in R&D. Il gruppo di ricerca conta 130 persone distribuite in 5 siti produttivi: 2 in Italia, uno a Dublino, uno negli USA, vicino Minneapolis ed uno a Oslo. Il nuovo strumento è stato presentato a Milano, in occasione del XX Congresso EuroMedLab 2013. L'appuntamento europeo per la diagnostica di laboratorio, oltre 5mila i partecipanti, fra ricercatori e professionisti. «Il trattamento terapeutico dell'ipertensione si basa sull'accuratezza della diagnosi», spiega Francesco Colotta, senior corporate VP e chief medical officer DiaSorin. «Esistono diverse forme di ipertensione, alcune delle quali sono caratterizzate da elevati livelli di aldosterone. Aver messo a disposizione della comunità medico scientifica un test semplice, automatizzato e accurato per la determinazione dell'aldosterone, fornisce un'arma in più per la corretta impostazione terapeutica».

Un trattamento incontrollato o inadeguato per lungo tempo dell'ipertensione, rappresenta un fattore di rischio correlato a patologie come infarto, ictus, insufficienza renale e altre malattie cardiovascolari. Nel mondo sono 1miliardo le persone che soffrono di patologia ipertensiva, si prevede di passare a 1,56 miliardi nel 2025.

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