Roma - Si chiamano "neet", acronimo di "not in education, employment or trainig (né studiano, né lavorano né fanno formazione) e in Italia sono più di due milioni, di età compresa tra i 15 e i 29 anni. E' quanto emerge dal primo Rapporto sulla coesione sociale 2010, frutto della collaborazione tra l’Inps, l’Istat e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La loro percentuale sale tra i giovani di età compresa tra 25 e 29 anni - che sono il 26,3% contro il 18,3% delle persone tra 15 e 24 anni - e tra le femmine, che sono il 24,4% contro il 18,2%. I giovani "nullafacenti" sono infine molto più numerosi nel Mezzogiorno: il 30,3% contro il 16,1% del Centro e il 14,5% del Nord.
Cattive notizie per gli anziani Male anche gli anziani, descritti come pigri e insoddisfatti. Otto anziani su dieci in Italia sono in sovrappeso, poco meno della metà fa una passeggiata ogni giorno e solo uno su 10, quando cammina, lo fa per più di un’ora.
Gli anziani italiani appaiono così pigri e fuori forma. Stando ai dati, gli anziani italiani sono i primi per sovrappeso. Al secondo posto c’è la Polonia (71%), seguono la Lituania (63%), l’Austria (61%) e la Spagna (50%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.