Italiani, un popolo di musicisti molti dei quali mancati

Subito.it svela che l'88% della popolazione ha studiato almeno uno strumento e il 51% continua a utilizzarlo. Il valore medio di trombe e chitarre ancora conservati in ogni casa è di 1.100 euro, la somma che deriverebbe dalla vendita potrebbe rappresentare un patrimonio

L'Italia, patria di musicisti come Verdi, Puccini e Paganini e di cantautori come Battisti e De Andrè è una nazione di musicisti? Quanti talenti si nascondono tra le mura domestiche? A svelare l'arcano è un sondaggio realizzato da Subito.it (www.subito.it), il sito di annunci per comprare e vendere di tutto.
In occasione del recente Festival di Sanremo l'Italia intera si è trasformata in una platea di critici musicali, e Subito.it ha indagato sulle attitudini e sulle passioni in tema di musica. È emerso che gli italiani non solo amano ascoltare musica, ma pure che l'88% ha studiato almeno uno strumento (anche solo tra i banchi di scuola) e il 75% lo ha fatto esclusivamente per passione personale. Inoltre il 51% degli intervistati dichiara di continuare a suonare ancora almeno uno strumento.
Ma quali sono le motivazioni che hanno invece spinto il restante 49% a smettere di studiare musica pur volendo mantenere lo status di «critici in poltrona»? Mancanza di tempo (56%) e pigrizia (21%) sono ai primi posti, seguite da un 19% a cui suonare non piace e da un 4% che lo ritiene invece troppo costoso.
Sebbene solo un 7,5% si dichiari completamente negato per la musica, lacrime di coccodrillo e rimpianti accomunano un 23% che si è pentito di aver smesso di studiare e un 18% che dichiara che, se non fosse troppo impegnativo, sarebbe disposto a iniziare a studiare da adulto. Un buon 36% riversa sui propri figli le aspettative disattese, sperando che siano loro a poter vivere il sogno dei genitori.
Ma quali sono gli strumenti che vanno per la maggiore? Il primato assoluto spetta agli strumenti a corda (includendo anche la loro versione elettrica), seguiti dai fiati e dalle percussioni. Circa il 50% di chi ha dichiarato di non suonare più non si è mai liberato del proprio strumento e il 25% lo ha lasciato a casa dei genitori. Considerando che in base ai dati della ricerca il valore medio degli strumenti ancora conservati in ogni casa è di 1.

100 euro, la somma totale che deriverebbe dalla loro vendita potrebbe rappresentare un vero e proprio patrimonio che sarebbe molto più comodo avere in tasca piuttosto che in cantina.
La categoria strumenti musicali su Subito.it è infatti cresciuta del 47% nell'ultimo anno, dimostrando che Internet si sta affermando come il metodo di vendita più comodo ed efficace.

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