Italiani rimandati a settembre sull'educazione finanziaria

Preparazione media insufficiente e gli analfabeti salgono al 12%. Si punta sull'insegnamento a scuola

Italiani rimandati a settembre sull'educazione finanziaria
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In alcuni casi manca l'abc. Il livello di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani è ancora insufficiente, segnato da significativi divari di età e genere. Alleanza Assicurazioni, compagnia di Generali guidata in Italia dal Country Manager e CEO Giancarlo Fancel, ha presentato ieri i risultati della terza edizione di Edufin Index, l'Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani.

Dalla ricerca, basata su un campione di 4mila intervistati, è emersa proprio la necessità di migliorare il livello di educazione (e dunque di consapevolezza) dei nostri connazionali sull'argomento. Nel 2024, il livello medio di Edufin Index si attesta infatti a 56 su 100, dunque al di sotto della sufficienza fissata a quota 60. Negli ultimi dodici mesi, in particolare, è aumentato di due punti percentuali il numero di persone che vivono una condizione di analfabetismo finanziario e assicurativo, salendo al 12% della popolazione e tornando ai livelli registrati nel 2022.

«L'educazione finanziaria e assicurativa incide in maniera determinante sul benessere e l'equità sociale del Paese. Solo cittadini adeguatamente preparati, sono in condizione di compiere scelte consapevoli e informate, non influenzate dall'emotività», ha osservato Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia. «La terza edizione di Edufin Index ha quindi aggiunto - conferma la necessità di un'azione corale da parte di operatori privati, istituzioni e associazioni per migliorare l'attuale livello di conoscenza della popolazione, così da raggiungere la sufficienza e superare le realtà di fragilità individuate dal nostro Rapporto, giovani e donne in primis».

Per il 2024, la ricerca ha infatti confermato un divario di genere intorno a 5 punti (uomini 58 vs donne 53) e un gap geografico tra nord e sud di 4 punti. In aumento il divario generazionale, che vede i giovanissimi (fascia 18-24 anni) con punteggi di circa 7 punti inferiori a quelli degli adulti over 35. Per le donne, secondo il report, il ridotto interesse verso l'argomento e la bassa propensione a informarsi rimangono fattori chiave che contribuiscono alla loro minore educazione sui temi finanziari.

«Il ruolo di consulente finanziario e assicurativo può essere interpretato al femminile ed essere un fattore decisivo per promuovere l'empowerment finanziario femminile. È anche per questo che, in Alleanza, abbiamo deciso di mettere al centro del nostro Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa, proprio le nostre consulenti, che sono il 50% della nostra organizzazione», ha affermato ancora Davide Passero.

Il Rapporto Edufin Index ha registrato inoltre come, nelle decisioni finanziarie, lo status familiare sia determinante: nel caso dei single non esiste gender gap, mentre in coppia il punto di vista delle donne pesa significativamente di meno, pure quando queste sono le principali percettrici di reddito. Anche i giovani (18-24 anni) rimangono tra i gruppi di popolazione che non raggiungono ancora un sufficiente livello di Edufin Index, ma rispetto alle precedenti generazioni la Generazione Z ha un più alto grado di socializzazione finanziaria, di 5 punti superiore rispetto ai Baby Boomers. L'introduzione dell'educazione finanziaria nelle scuole riveste pertanto un'importanza fondamentale per colmare quel divario che le famiglie non riescono a soddisfare da sole. La maggior parte di insegnanti e dei genitori risulta peraltro favorevole a questa possibilità: 8 genitori su 10 ritengono che l'educazione finanziaria a scuola possa influire positivamente sull'educazione dei figli, indipendentemente dalla loro età. Oltre a registrare la situazione e i trend in materia di alfabetizzazione assicurativa e finanziaria, nel 2024 l'Edufin Index si è infine arricchito di una nuova iniziativa volta a riconoscere le «best practice» sviluppate in Italia dalle organizzazioni non profit per la promozione e divulgazione dei temi finanziari sul pubblico femminile.

Si tratta del «Premio Edufin Index Donna», con cui Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia insieme ad Alleanza Assicurazioni hanno voluto allargare il già ricco partenariato pubblico-privato attivato attorno a Edufin Index e al Terzo Settore, riconoscendone il suo ruolo fondamentale di motore di coesione e innovazione sociale.

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