Jobs disse "no" ai medici: "Non aprite il mio corpo" Così evitò l'operazione

Stanco per la malattia e debilitato il guru di Cupertino non accettò mai l'intervento chirurgico. Non voleva che il suo corpo fosse violentato. Scelse la medicina alternativa

Jobs disse "no" ai medici: 
"Non aprite il mio corpo" 
Così evitò l'operazione

New York - Quando ormai mancano pochi giorni all'uscita nelle librerie della biografia di Steve Jobs, il fondatore della Apple, cominciano ad essere rese note alcune indiscrezioni che riguardano la sua vita. Soprattutto vengono alla luce alcuni particolari che riguardano soprattutto la malattia del guru di Cupertino. Quando ormai il cancro al pancreas lo aveva portato vicino alla morte Jobs rifiutò un intervento chirurgico. 

"Non voglio che il mio corpo venga aperto". Così avrebbe risposto ai medici che gli consigliarono l'intervento. A rivelare le volontà di Jobs è Walter Isaacson, biografo ufficiale del fondatore della Apple, il cui libro uscirà il prossimo 24 ottobre. "Diceva di non voler che il suo corpo fosse aperto, di non voler essere violentato", racconta il biografo, spiegando come Jobs abbia scelto la strada della medicina alternativa. "Ha provato con un nuovo regime alimentare - ricorda Isaacson - con la macrobiotica, dicendo sempre no all’intervento chirurgico". Un'altra storia che emerge dal racconto di Isaacson è la voglia di Jobs di vivere a tutti i costi non accettando la drammatica realtà della sua malattia.

Quando la malattia gli rese impossibile continuare il suo percorso professionale Jobs rassicurava chi gli stava vicino negando i suoi problemi. Continuava a dire a tutti che stava bene e che stava per guarire. In realtà Jobs era nel pieno delle cure e dei trattamenti che comunque gli lasciavano poche speranze di vincere la sua battaglia con il cancro. Ma il biografo di Jobs ha raccontato anche la vita del visionario della Silicon Valley al di là della sua malattia.

Dal racconto emerge un Jobs che adorava i Beatles, un Jobs vittima di bullismo a scuola, e un uomo triste e pieno di rabbia quando nel 1985 finì la sua prima esperienza alla Apple e si scagliò contro coloro che lo cacciarono. Salvo poi tornare e non restare un semplice creativo. Ma un creatore...

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