Torino - Non solo non sarà l'allenatore della Juve l'anno prossimo. Ma non finirà nemmeno questa di stagione. Si è deciso in un vertice d'emergenza in corso Galileo Ferraris il destino immediato di Claudio Ranieri. Il tecnico juventino, che nelle ultime sette gare non è più riuscito a vincere (ultima affermazione il 4-1 alla Roma poi sei pareggi e una sconfitta), deve abbandonare la nave prima che arrivi in porto. Anche se, a dire la verità, è apparso evidente come sia stata la ciurma ad ammutinarsi contro il comandante a terra in vista.
Le motivazioni C'era il rischio di veder sfumare anche il terzo posto (la Fiorentina è a un solo punto), ma senza dimenticare che il secondo del Milan è distante soltanto tre lunghezze. Decisivo però il parere dello spogliatoio (specialmente i "senatori") che da qualche tempo ormai sarebbero schierati contro il tecnico romano. Nel dopo partita di Bergamo (2-2) l'allenatore era stato profetico. A chi gli chiedeva se si sentisse tranquillo aveva risposto: "A Roma si dice che er sor Tranquillo... (fece una brutta fine, ndr)". Proverbio non esattamente adatto a quello che viene apostrofato come il gentleman del calcio italiano. Ma l'allusione era chiara.
Il vertice Un summit dirigenziale iniziato nella tarda mattinata nella sede della Juventus sta decidendo la sorte di Ranieri. Presente al completo la dirigenza bianconera e anche Ciro Ferrara, attuale responsabile della squadra primavera, che è pronto a guidare la squadra nelle ultime due partite dopo l'esonero di Ranieri. "La Juventus - si legge in una nota della società - ringrazia Ranieri per il lavoro svolto in questi due anni. Al nuovo allenatore, Ciro Ferrara, va l’augurio di immediati successi". Nel corso dell’incontro si parla anche dell’ipotesi di ritiro anticipato per Buffon e compagni, per preparare la delicatissima e decisiva trasferta di Siena.
Blanc: "Scossa ai giocatori" "Abbiamo voluto dare la scossa giusta ai giocatori per cominciare un cammino diverso al momento giusto con l’uomo giusto". Queste le prime parole dell’ad della Juventus, Jean-Claude Blanc. "È la classifica - aggiunge Blanc - che è cambiata. Si devono fare assolutamente cose diverse. È la spinta che può dare da stasera Ferrara. La quarta in classifica (la Fiorentina, ndr) è a un punto da noi, abbiamo voluto dare una scossa forte e ora è tutto nella responsabilità dei giocatori. Ci sono due finali da giocare. Abbiamo voluto dare la possibilità di cambiare il nostro futuro" ha aggiunto. "Abbiamo valutato la situazione ieri sera - ha precisato Blanc - e siamo arrivati a questa conclusione".
Ferrara, un esordiente Ferrara, che da calciatore ha vinto tutto il vincibile (Mondiale escluso), è alla prima vera esperienza in panchina. Ha fatto parte dello staff della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, come collaboratore tecnico di Marcello Lippi. Dal 2006 è responsabile del settore giovanile della Juventus. Con il ritorno nel 2008 di Lippi sulla panchina della Nazionale, è tornato a ricoprire il ruolo di collaboratore tecnico del ct azzurro.
Stranezza in casa Juve Risale a ben 40 anni fa, quello dell’argentino Luis Carniglia, l’ultimo esonero di un allenatore bianconero prima di Ranieri. Era il 21 ottobre 1969. Carniglia saltò dopo appena sei partite: una vittoria, due pareggi, tre sconfitte.
Dopo di lui la Juve non ha esonerato più nessuno. Marcello Lippi si dimise nel 1999, il francese Didier Deschamps vinse il campionato 2006/07 in serie B, non fu confermato e non andò in in panchina nell’ultima gara. Gli subentrò, il 4 giugno 2007, proprio Ranieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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