L’aeropittura secondo Delle Site: così il futurista ha iniziato a volare

Mino Delle Site (Lecce 1914-Roma 1996) entrò a far parte del movimento futurista giovanissimo, nel ’31. Artista complesso e poliedrico, riuscì a coniugare magicamente realtà e astrazione in ogni settore del fare artistico, come emerge dalla mostra Delle Site. Forme assolute della geometria, ospitata fino al 26 aprile nella Galleria Fabrizio Russo (via Alibert, 20). Circa cento opere raccontano l’evoluzione della sua ricerca lungo un ampio arco di tempo, ma privilegiando sicuramente gli anni Trenta, ovvero la fase dell’aeropittura, nell’ambito della quale dipinti come Rombo di motori, Paesaggio cosmico, Quota, Traforando l’azzurro, Creazione del mondo, dimostrano che l’interesse per il volo e la macchina volante non è orientato alla semplice rappresentazione di paesaggi visti dall’alto, ma piuttosto a esprimere un’esigenza di superamento della realtà fisica. Considerata a lungo come una delle eccentricità finali del futurismo, l’aeropittura viene vista oggi come uno dei suoi sviluppi più originali.


La mostra comprende anche numerosi esempi della sua attività nel campo della scultura, delle arti applicate e della grafica. Tra i disegni più importanti si nota il ritratto Marinetti declama. Molto interessanti sono gli studi preparatori degli affreschi eseguiti nella Casa dello Studente dell'Università di Roma nel 1937.

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