L’Inter aspetta Eto’o Ma Milito segna sempre

Successo per 1-0 sul campo del Monaco. L’argentino entra nella ripresa e va in rete dopo 9 minuti: terzo gol in cinque giorni. Milan: Leonardo vuol ricaricare Ronaldinho

L’Inter aspetta Eto’o  
Ma Milito segna sempre

Il Pirelli va all'Inter, nel Principato segna il Principe. Ma era un viaggio che aveva un senso solo in funzione della prima assoluta di Samuel Eto'o con la maglia nerazzurra. Lui un'anteprima l'aveva già data appena arrivato al Louis II con dichiarazioni tanto zuccherine da far credere fossero preparate: «Fin dal primo giorno all'Inter ho ricevuto grandi sensazioni, sono convinto di essere in un grande gruppo e con Milito mi intenderò alla perfezione». Ma Josè l'aveva nascosto durante un primo tempo talmente inutile da mettere paura.

Alle 21 Josè scaraventa in campo un'Inter priva di anima: affida il centrocampo ai giovani Obi e Krhin e Quaresma riversa sul prato del Louis II la solita nullità assoluta confermando l'impressione di non essere un giocatore. Medesima sensazione che lascia Patrick Vieira che invece è stato un grande ma ora ha una paura marcia che in Francia qualcuno lo richieda a Moratti e lui si veda decurtare un ingaggio che farebbe la felicità di qualunque famiglia italiana per l'intera esistenza di un paio di generazioni.

Se così non fosse non si spiegherebbe la sua prestazione: trascorre i primi trenta minuti senza toccare palla, poi tenta due accelerazioni, sulla prima commette fallo, sulla seconda precipita al suolo facendo un rumore preoccupante. Dietro c'è Burdisso a destra, Cordoba e Chivu centrali, a sinistra il giovane Santon. La coppia di centrali potrebbe essere una prima alternativa a Lucio, già tornato da Monaco dopo aver sbrigato alcune pratiche per poter partecipare alla trasferta di Pechino, primo impegno ufficiale della stagione contro la Lazio per la Supercoppa italiana. Davanti ci sono Balotelli, volenteroso e niente più, con Mancini, neppure volenteroso. Noia mortale, non succede letteralmente niente. Naturalmente c'era anche il dottor Tronchetti Provera (con la moglie Afef) alla 14ª edizione della Pirelli Cup. Fresco e ottimista, ha abbracciato completamente il mercato del presidente e le idee di Mourinho: «Non sono stupito del bacio di Ibrahimovic, lui ora ha una nuova maglia. Lui è contento e noi siamo contenti di avere Eto'o».

Tutti si aspettano il camerunese, Josè lo mette nella ripresa dopo pochissime ore di allenamento. Con lui ci sono tutti gli altri, un pezzo molto grosso di Inter che vedremo quest'anno. Eppure sarebbe bastato inserire Marco Materazzi nei primi 45 minuti per evitare gli attacchi di sonno. Matrix è stato preso di mira da tutto lo stadio in ricordo della finale del mondiale, facendo diventare Monaco-Inter una nuova edizione di quell'Italia-Francia. Comunque Diego Milito dopo pochi minuti dal suo ingresso ha battezzato la decima vittoria nel trofeo Pirelli dei nerazzurri. Un esterno sinistro di Muntari lo ha colto in area, sinistro sul palo più lontano, 1-0.

Questa è una squadra che ha uno zoccolo che mette paura quando decide di giocare. E quasi sempre decide di giocare. Sta crescendo anche Maicon, Thiago Motta sta cercando di capire i movimenti di Stankovic e Muntari, dietro i rischi sono sempre ridotti all'osso. Non manca un trequartista, ma se arriva nessuno si metterà a piangere, ieri il procuratore di Sneijder si è dichiarato favorevole a una trattativa per portare il suo assistito all'Inter. Con Eto'o bisogna avere pazienza, non ha solo una serie nuova di compagni al fianco, ma anche una posizione diversa da coprire.

Josè sta studiando una squadra con due punte che giocano molto larghe, a tratti sulla riga del fallo laterale, per permettere gli inserimenti centrali dei centrocampisti. Eto'o più abituato a vivere in area deve capire cosa cerca da lui il portoghese e anche i compagni, ieri sera a volte cercava il lancio in profondità e lo riceveva corto, o viceversa. Non è ancora iniziato agosto.

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