L’Italia ama ancora le star, ma gusta i talent

L’Italia, si sa, è sempre un passetto indietro rispetto agli altri Paesi europei. E, a maggior ragione, lo è nel decretare la fine della televisione dei vip: figuriamoci se un popolo che incorona famiglie industriali pur di avere dinastie regnanti rinuncia ai suoi scintillanti vip televisivi. Dunque la nostra Tv è e sarà ancora per molto tempo infarcita di show con protagonisti personaggi famosi o semi tali. Dai quali spesso dipende buona parte della riuscita dei programmi. E, così, nelle prossime settimane faremo un’indigestione di calciatori (pure Gianni Rivera si cimenterà nei passi di danza), cantanti, attori, atleti, modelle e via dicendo nei vari Ballando con le stelle e Isola dei famosi. Addirittura, il reality di Raidue in onda da fine gennaio metterà insieme i Vip dei Vip, cioè i «migliori» concorrenti delle passate edizioni. Però, qualche tentativo - anche illuminante - si fa strada anche da noi. Ne sono un esempio i reality che puntano davvero sul talento delle persone comuni, ma senza rinunciare a fare spettacolo e a divertire o meravigliare lo spettatore. Fra i più nuovi, quello che si è messo in mostra in questa stagione è Masterchef, ottimo mix tra argomento popolare (la cucina), sapore della sfida (con un premio in palio) e reality (telecamere in esterna ed estrema perfidia della giuria). Ma non bisogna dimenticare Italia’s Got Talent che, pur dando un po’ troppo spazio a concorrenti-macchiette, riesce a cavar fuori qualche talento vero e, nel contempo, a divertire molto il pubblico. E, per restare nel campo degli artisti, si deve certamente citare X Factor, rigenerato dal passaggio su Sky. Insomma, show che non hanno bisogno di spingere sull’acceleratore della volgarità, della lite o degli amorazzi per riuscire ad ottenere un vasto pubblico. E che dimostrano come, se la parabola dei reality come il Grande Fratello (quest’anno in forte sbandamento perché non se ne capisce il contenuto) non è ancora arrivata alla fase finale (gli ascolti, nonostante tutto, ne giustificano l’esistenza), si possono percorrere anche altre strade.

Molti canali, magari più piccoli e moderni, stanno sperimentando. Fioriscono reality di tutti i tipi, dalle adolescenti in gravidanza di Mtv alle tate in soccorso: programmi di nicchia, alcuni buoni, altri meno. Nel mazzo, poi, magari spunta un Masterchef.

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