L'Arctic Sea a 700 km da Capo Verde: "Chiesto maxi-riscatto dai pirati"

Continua ad infittirsi il mistero del cargo assalito nel mar Baltico e poi scomparso nell’Atlantico. Il cargo si trova a circa 400 miglia marine (720 chilometri) da un’isola dell’arcipelago di Capo Verde. La Commissione Ue: "E' stata vittima di due attacchi. ma non si tratta di pirateria tradizionale". Chiesto 1,5 milioni di riscatto

L'Arctic Sea a 700 km da Capo Verde: "Chiesto maxi-riscatto dai pirati"

Mosca - Continuano a moltiplicarsi gli avvistamenti dell’Arctic Sea, la nave battente bandiera maltese, con equipaggio russo e carico di legname finlandese, diretta in Algeria e scomparsa dal 28 luglio mentre attraversava la Manica. Secondo la versione online del quotidiano tedesco Financial Times Deutschland, che cita "due diverse fonti" non identificate, il cargo sarebbe stato avvistato al largo dell’arcipelago di Capo Verde, al largo delle coste del Senegal: si trova a circa 400 miglia marine (720 chilometri) da un’isola dell’arcipelago di Capo Verde. Chiesto 1,5 milioni di riscatto dai pirati.

L'avvistamento dell'Arctic Sea Il portavoce delle forze navali dell’Alleanza in Gran Bretagna, il comandante Chris Davies, ha indicato che la Nato sta monitorando la situazione, ma che non è direttamente coinvolta nelle ricerche. "Non abbiamo posizioni specifiche", ha spiegato Davies, secondo cui la Nato ha cominciato a seguire la vicenda già dopo i primi rapporti sull’assalto nel Baltico, una situazione anomala in acque nordeuropee. L’Ft Deutschland indica anche che secondo alcune fonti dietro la scomparsa della nave ci sarebbe la criminalità organizzata e sarebbe stato chiesto un riscatto di 1,5 milioni di dollari: un’informazione che prò lo stesso giornale tedesco dice di pubblicare "non senza dubbi", anche perché la cifra in questione sembra troppo bassa per la complessità di un simile sequestro. Anche la Francia sta aiutando le autorità russe e maltesi nella ricerca del cargo, e il suo Servizio d’informazione militare di mare ha "trasmesso un certo numero di piste ai russi affinché le studino", ha spiegato il capitano di fregata Jerome Baroé. In sostanza, secondo la marina militare francese, "c’è un certo numero di navi avvistate da ieri nell’Atlantico che potrebbero corrispondere con l’Arctic Sea", ma non vi sono certezze perché "i cargo si assomigliano ed è facile camuffarli". Le informazioni sono state girate anche alle autorità brasiliane, perché la zona di scomparsa potrebbe estendersi dalle Azzorre all’Atlantico centrale. 

Non si tratta di pirateria Arctic Sea, la nave con un carico di legname finlandese da oltre un milione di euro e un equipaggio di 15 marinai russi scomparsa nell’Atlantico il 28 luglio scorso "è stata vittima di due attacchi ma non si tratta di pirateria tradizionale". Secondo Martyn Selmayr, un portavoce della Commissione Ue, "la nave è stata attaccata due volte, una al largo della Svezia e una al largo del Portogallo". Al momento, a Bruxelles non sembra che questa azioni siano "atti di pirateria tradizionale nè attacchi armati in alto mare".

L'assalto alla Arctic Sea Lo scorso 24 luglio i membri dell’equipaggio avevano raccontato di essere stati assaliti da un gruppo di uomini armati e mascherati che avevano fatto irruzione a bordo picchiandoli e legandoli. L’arrembaggio sarebbe avvenuto al largo dell’isola svedese di Aland, e gli assalitori avrebbero sostenuto di cercare un carico di cocaina che affermavano essere stato imbarcato nel porto russo di Kaliningrad.

Dopo 12 ore di ricerche, gli assalitori avrebbero lasciato la nave a bordo di un Zodiac. L’ultimo contatto con l’Arctic Sea risalirebbe allo scorso 31 luglio, quando il quotidiano svedese Metro aveva pubblicato un’intervista al capitano sull’assalto.

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