
Una laurea honoris per Hiroshi Amano, il più giovane dei tre scienziati giapponesi - è del 1964 - che nel 2014 meritarono il Nobel per la Fisica. È stata l'Università Bicocca a conferire ieri il prestigioso riconoscimento in Scienze e Nanotecnologie per la Sostenibilità allo studioso noto in tutto il mondo per aver inventato i Led a luce blu. La scoperta premiata dieci anni fa ha consentito notevoli risparmi in bolletta. E non solo. Grazie al blu, unito ai led rossi e verdi, si è arrivati a un bel bianco brillante - effetto pari o superiore a quello della luce elettrica - utile a «portare la luce» nei Paesi che sono sprovvisti di elettricità. La cerimonia si è svolta nell'aula magna davanti alle autorità accademiche, della comunità scientifica e di numerosi studenti.
I tre scienziati Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura avevano messo a punto, all'inizio degli anni Novanta, un composto a base di cristalli di nitruro di gallio ad alta qualità che si dimostrò essere in grado di emettere luce alla frequenza giusta.
In linea con il proprio impegno nella promozione della sostenibilità e dell'innovazione tecnologica, l'Università Bicocca ha voluto riconoscere il valore scientifico e sociale delle ricerche di Amano, attualmente direttore del «Center for Integrated Research of Future Electronics» e professore all'Institute of Materials and Systems for Sustainability dell'Università di Nagoya.
Ed è proprio a Nagoya che Amano sta sviluppando nuove tecnologie per realizzare semiconduttori ad alta efficienza e dispositivi che consentono un notevole risparmio energetico.
«Gli studi del professor Amano hanno cambiato la vita di milioni di persone, offrendo un'illuminazione più efficiente e accessibile e riducendo l'impatto ambientale del consumo energetico - ha dichiarato Marco Orlandi, pro-rettore vicario e pro-rettore alla ricerca dell'ateneo - La sua ricerca rappresenta un modello esemplare di come la scienza possa contribuire concretamente a un futuro più sostenibile».
Il professor Amano ha tenuto una lectio magistralis dal titolo «Il ruolo dei nuovi materiali semiconduttori nella realizzazione di una società smart e a zero emissioni di carbonio». «La sostituzione dei dispositivi a base di silicio con quelli basati su semiconduttori ad ampia banda, come il nitruro di gallio, può ridurre il consumo globale di elettricità del 25 per cento.
Questi materiali sono fondamentali per lo sviluppo di reti elettriche basate su energie rinnovabili» ha spiegato Amano. I semiconduttori come il nitruro di gallio permettono di sviluppare led ad alta efficienza, transistor per l'elettronica di potenza e dispositivi per le telecomunicazioni avanzate.
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