Lav contro i vetturini: «Botticelle sovraccariche e i vigili fanno finta di niente»

Il regolamento comunale viene puntualmente disatteso sia per il carico eccessivo dei passeggeri, sia per la sosta pomeridiana per il caldo che ormai nessuno fa

Sulle botticelle romane gli animalisti si mettano l'animo in pace: leggi comunali permissive e nessun controllo dei vigili urbani (che neanche conoscono il regolamento) sono un muro difficilmente abbattibile. In più ora ci sono 4 mesi di caldo ferocemente afoso come carico per i poveri cavalli. Sconsolati quelli della Lav. «Nonostante l'attenzione dell'opinione pubblica - si legge in un comunicato - le migliaia di firme raccolte dalle associazioni animaliste e il tempo trascorso dall'ultimo incidente mortale del novembre 2008, nulla è cambiato per i cavalli delle botticelle, le carrozze a trazione animale la cui esistenza continua ad essere giustificata in nome di una tradizione che non ha fondamento». Già, perché in realtà le botticelle sono ciò che rimane delle carrozze utilizzate nell'800 per il trasporto delle botti quando non esisteva altro mezzo. «Ogni tentativo del Comune di Roma di regolamentare il servizio si è rivelato fin'ora vano e senza risultato - proseguono - visto che l'articolo 46 del Regolamento comunale sulla tutela degli animali è puntualmente disatteso. Come del tutto inascoltate sono state le proposte delle associazioni animaliste di sostituire le botticelle con carrozze a trazione elettrica o risciò, entrambe alternative valide, ecologiche e rispettose degli animali».
«Passeggiando per il centro di Roma - aggiungono dalla Lav - non mancherà occasione di osservare le frequenti infrazioni compiute dai vetturini, come è capitato domenica scorsa a due volontarie a piazza di Spagna: del tutto incurante della presenza dei vigili, alle 17,45, un vetturino ha fatto salire a bordo un gruppo di turisti, con un passeggero di troppo, seduto "a cassetta" ossia accanto a lui, dirigendosi poi verso via Condotti. Il Regolamento comunale prevede chiaramente il divieto del trasporto di passeggeri "a cassetta", e comunque superiore al numero per il quale la carrozza è omologata. È stato solo grazie alle due volontarie, che si sono accorte dell'infrazione, segnalandola ai vigili e esortandoli a prendere provvedimenti, che questi sono finalmente intervenuti, constatando l'infrazione e verbalizzandola, prendendo il numero della carrozza incriminata. Pare proprio che i controlli sull'attività delle botticelle siano pressoché inesistenti a Roma: i cavalli vengono fatti andare al trotto, con un numero di passeggeri superiore a quello consentito, e a volte anche nell'orario dalle 13 alle 17. Tutti comportamenti illeciti e non consentiti. Quello che più sconcerta è che i vigili urbani non erano a conoscenza dei contenuti esatti del regolamento, o meglio ne conoscevano solo una parte, ignorando altri divieti.

Il regolamento è in vigore dal 2005, ci si aspetterebbe pertanto che dopo 5 anni sia stato assimilato da chi è preposto a farlo rispettare!! Quello di domenica è solo uno dei tanti episodi ai quali i romani sono costretti ad assistere, del tutto impotenti di fronte al quotidiano maltrattamento dei cavalli delle botticelle».

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