L'ennesima bugia di Renzi: "Non metterò fiducia sulle nozze gay"

Il premier, solo tre mesi fa, in conferenza stampa aveva assicurato che sulle unioni civili e le adozioni gay non avrebbe mai posto la fiducia. Come poi ha fatto

L'ennesima bugia di Renzi: "Non metterò fiducia sulle nozze gay"

Diciamo così: quello che Matteo Renzi dice, poi non lo fa. Quindi meglio non credergli. Il premier ha dimostrato di essere un politico a tutto tondo, sa dire "A" e fare "B" senza provare un minimo di vergogna (politica). L'ultima, grande bugia riguarda le unioni civili. Quando meno di tre mesi fa, era dicembre, la battaglia sulle nozze gay e le adozioni omosessuali avevano iniziato a scadare gli animi, il premier provò a fare da mediatore. Le diverse anime del Pd erano in lotta tra loro e l'elettorato cattolico, anche di sinistra, fremeva per fermare una legge considerata la morte della famiglia.

Ora, in quell'occasione, il presidente del Consiglio assicurò tutti che il governo non avrebbe mai posto la fiducia su una legge così delicata. Una norma che investe la coscienza dei parlamentari e degli italiani. Era il 19 dicembre 2015, alla conferenza stampa di fine anno. Nel video che riprende la scena si vede Renzi dichiarare: "Non credo che il ddl Cirinnà sia un provvedimento su cui, ad esempio, inserire l'elemento della fiducia. È un elemento su cui credo che bisognerà lasciare a tutti la possibilità di esprimersi".

Non passano nemmeno due mesi che Renzi si rimangia prontamente la parola data.

Prima tenta l'accordo coi Cinque Stelle, poi cede alle richieste di Alfano. E infine, per non cadere vittima del voto segreto, si aggrappa alla fiducia e a Verdini. La nuova giravolta (bugiarda).

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