Il Leonardo da Vinci vola a pieno ritmo, passeggeri a quota 50 milioni

Pronto un piano di sviluppo da 9 miliardi, Eberhart (Ita): "L'hub deve crescere". E Letta chiede alla politica di fare presto

Il Leonardo da Vinci vola a pieno ritmo, passeggeri a quota 50 milioni
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Nuove rotte, nuove destinazioni e un flusso di viaggiatori sempre più alto. Dopo aver registrato un record storico di traffico con quasi 50 milioni di passeggeri nel 2024, l'Aeroporto di Fiumicino si prepara a una nuova fase di crescita stimata nel 2025 del 9-10%, grazie anche al Giubileo, sulla spinta del quale è previsto un incremento dei tassi di riempimento dei voli attuali. Per lo scalo, riconfermato come il migliore d'Europa, si tratta di una sfida: il «Leonardo da Vinci» è stato in grado di gestire ottimamente il flusso passeggeri mantenendo alti standard qualitativi, pur in un anno, il 2024, che dal punto vista del traffico è stato caratterizzato da un aumento significativo di passeggeri, che secondo le più recenti previsioni era atteso non prima del 2028. In alcune giornate e in determinate fasce orarie della giornata, l'infrastruttura aeroportuale ha visto un flusso passeggeri prossimo alla sua capienza. Questo, nonostante AdR, società del gruppo Mundys, nel corso dell'ultimo decennio abbia espanso in modo consistente il complesso dei terminal del «Leonardo Da Vinci», grazie a importanti investimenti pari a circa 3 miliardi di euro negli ultimi 10 anni (circa il 50% delle risorse investite nello stesso periodo da tutto il settore aeroportuale italiano).

Ora, anche a seguito del closing di Ita Airways in Lufthansa - che investirà su Fiumicino puntando sulle rotte verso il Nord e il Sud America, l'Oriente e verso l'Africa per lo scalo si aprono ulteriori opportunità di sviluppo.

Per potenziare l'aeroporto, AdR ha quindi strutturato un piano di sviluppo sostenibile dello scalo con nuovi investimenti privati per circa 9 miliardi di euro. Il ragguardevole impegno mira non solo a gestire l'incremento di traffico passeggeri stimato per i prossimi anni, ma porta anche con sé l'opportunità di creare 170mila posti di lavoro, con importanti ricadute sull'economia e sul turismo del territorio. A oggi, tuttavia, quei 9 miliardi attendono ancora il via amministrativo per essere sbloccati ed è proprio su questo aspetto che, di recente, si sono levate autorevoli voci per sollecitare le istituzioni a fare la loro parte in questo percorso di sviluppo. «La politica si svegli e faccia sì che il piano di sviluppo di Fiumicino sia approvato immediatamente perché possa essere realizzato in tempi brevissimi, per accogliere quella maggior massa di passeggeri prevista transitare a Fiumicino nei prossimi anni», ha dichiarato nei giorni scorsi Gianni Letta, ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, dando la scossa alla politica. «Lufthansa - ha proseguito - non è arrivata in una landa deserta, perché l'Aeroporto di Fiumicino ha vinto per anni il premio di miglior scalo d'Europa ed è tra i primi del mondo». Gli aeroporti «hanno bisogno di investimenti, soprattutto a Fiumicino, dove abbiamo già raggiunto una certa saturazione», ha rimarcato l'ad di Ita Airways, Joerg Eberhart.

Intanto a Roma Fiumicino si pensa già alla prossima estate, che rafforzerà il trend di crescita dei passeggeri con l'aggiunta di nuove destinazioni e la creazione di nuove opportunità per i viaggiatori provenienti da ogni angolo del mondo.

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