Uno s’aspetta che il grande Gad, il giornalista che non ha peli sulla lingua, a domanda precisa risponda senza barricarsi dietro il detto e non detto. Invece, sul mancato accordo tra La7 e Santoro, prima Lerner afferma sicuro che «qualcuno ci ha messo il becco», poi, una volta che gli si chiede se questo «qualcuno» sia Berlusconi, si ritrae dicendo di non aver alluso a lui. Insomma, secondo il giornalista, la trattativa dell’anno non sarebbe andata in porto perché ci sarebbero state pressioni, però non si sa da chi. E per quale motivo? Per uno scontro tra «celoduristi»: Giovanni Stella, ad di La7 e Santoro.
Citiamo testualmente le parole di Gad: «Una trattativa condotta con maggiore sobrietà e in riservatezza avrebbe evitato interferenze. Invece, è stata impostata male, fatta in pubblico con esibizione di machismo da entrambe le parti. A quel punto è normale che fiocchino telefonate». Dunque, secondo Stella (come detto nell’intervista che ci ha rilasciato qualche giorno fa) non ci sono state pressioni ma lui non ha voluto Michele perché «pretendeva libertà assoluta», secondo Santoro è stato Berlusconi a porre il veto, secondo Lerner boh. In definitiva, Santoro si prepara a debuttare in proprio, con un progetto multipiattaforma, cioè un programma che andrà in onda in contemporanea su una serie di tv locali (prima fra tutte Telelombardia) e sul web. Però, magari, potrebbe rispuntare su La7. È ancora Lerner a ipotizzarlo: «Secondo me lo rivedremo da noi, non subito, ma più avanti. Io lo spero tanto, visto che La7 è la sua destinazione naturale e che darebbe un impulso ancora maggiore alla rete».
In attesa di vedere se Santoro ci ripenserà, Lerner lunedì ricomincia con il suo Infedele che compie dieci anni, forte dei grandi ascolti della scorsa stagione (5,3 per cento di media di share, grazie anche all’effetto Mentana) e «della libertà» che, nonostante le «dichiarazioni folkloristiche» rilasciate da Stella (che, detto per inciso, è il «capo») «si respira a La7». «Stella si vanta di limitare la libertà di stampa - dice ancora Gad - ma vi garantisco che non è così. Io discuto con il direttore di rete, non con l’amministratore delegato. Ovviamente pressioni ci sono sempre ma, come ha detto anche Mentana, a La7 non ci sono argomenti proibiti e ospiti da non invitare. Il nostro lavoro e la nostra libertà la si vede nel prodotto finale, nel programma che va in onda».
Comunque a La7 hanno tutta l’intenzione di potenziare al massimo la rete, anche senza il guru Michele. Il direttore uscente Tombolini ha infatti annunciato che Saviano arriverà in anticipo rispetto a quanto previsto (quattro serate da gennaio più quattro con Fazio): già a ottobre è previsto uno specialone insieme a Mentana, di quelle che piacciono molto al pubblico di sinistra, insomma un Vieni via conme senza Fazio, ma con Chicco. Se Lerner non si sbilancia troppo sui nemici di Santoro, invece non si trattiene su un altro guru della televisione, Antonio Ricci, con cui da anni porta avanti una querelle sullo sfruttamento del corpo delle donne (leggi le veline). «Vuole essere un profeta con le tasche gonfie», è andato giù duro. «La mia più grande soddisfazione estiva - ha spiegato - è stata la cancellazione da Canale 5 di Veline. Mediaset vi ha dovuto rinunciare perché ha capito che nell’Italia del “bunga bunga” proprio non si poteva più fare».
E poi la stoccata: «Ricci è arrabbiato perché era abituato a essere il re della tv di Berlusconi e nel contempo anche un intellettuale di sinistra paladino della controinformazione, ma le due cose insieme non possono stare, il giocattolino si è rotto e non funziona più». La risposta di Ricci non si farà attendere- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.