Pisa - Due giorni di eventi per celebrare, a 50 anni dalla morte, Adriano Olivetti, il grande imprenditore piemontese che proprio in un laboratorio della città toscana inventò, alla fine degli anni Cinquanta, il primo computer italiano, il Cep (Calcolatore elettronico pisano). Lontano anni luce dai pc attuali, era un gigantesco carrozzone pieno di valvole e transistor, riusciva a fare 70mila addizioni al secondo grazie a una memoria di 8K. La preistoria dell'informatica. La città che diede il là a una delle più grandi rivoluzioni scientifiche del XX secolo oggi celebra i suoi protagonisti. La "due giorni" pisana, in programma lunedi e martedi prossimo, è organizzata dal Comune e dall’Università. "Vogliamo dedicare due intere giornate a questo straordinario, ma anche dimenticato industriale - dice il sindaco Marco Filippeschi -, che tanto ha dato a tutta la società italiana del dopoguerra: sarà un ricordo a più voci perché moltissimi sono stati gli interessi e i settori d’intervento di questo assoluto protagonista del Novecento".
La mostra Al Museo degli strumenti per il calcolo (via Nicola Pisano 25) lunedi si racconterà - attraverso una mostra sui calcolatori elettronici - il legame tra Pisa e Olivetti, mentre alle 21 al teatro Sant’Andrea andrà in scena lo spettacolo "Sogni d’oro, la favola vera di Adriano Olivetti".
Mostra di Bruno Munari Martedì al centro espositivo Sms, in via delle Piagge, visita guidata alla mostra di Bruno Munari, il designer italiano profondamente legato all’industriale, proiezione del documentario "Lettera 22" e tavola rotonda su tecnologia e innovazione con imprenditori e operatori informatici, alla
quale parteciperà anche il nipote di Olivetti, Matteo, assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Ivrea. Alle 17, infine, sarà presentato il libro di Francesco Novara, "Uomini e lavoro alla Olivetti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.