È scomparso a soli 59 anni il giornalista e scrittore statunitense Evan Wright, autore di Generation Kill. Il vero volto della guerra in Iraq, diventato poi una famosa serie televisiva. Secondo l'ufficio del medico legale della contea di Los Angeles, lo scrittore sarebbe morto venerdì 12 luglio: "per suicidio", notizia confermata dalla moglie alla rivista americana Rolling Stones con cui Wright collaborava.
Una vera icona della scrittura
Con lui se ne va uno dei maggiori scrittori di narrativa degli Stati Uniti, vincitore per ben due volte del National Magazine Award e apprezzato giornalista per testate prestigiose da LA Weekly a Vanity Fair. Wright è stato anche uno scrittore di grandi reportage per Rolling Stones e un famoso sceneggiatore e produttore televisivo.
La sua vita
Nato a Cleveland in Ohio era poi cresciuto a Willoughby, dove aveva frequentato la Hawken School da cui venne espulso per aver venduto marijuana, e mandato in una casa di recupero. Riuscì però a concludere gli studii laureandosi al Vassar College in storia medievale. Il suo primo lavoro come giornalista fu l'intervista al leader politico sudafricano Mangosulthu Berhelezi.
Nel 1995 diventa redattore di intrattenimento per la rivista Hustler e nel 2000 scrisse un articolo per Salon sui problemi legati all'industria della pornografia. Ma fu soprattutto la sua esperienza come reporter in Iraq a segnarlo e a servirgli come base per la scrittura del suo libro più famoso Generation Kill e la successiva serie tv.
Sempre per Rolling Stones America aveva viaggiato a lungo in zone di guerra come l'Afghanistan e l'Iraq, fornendo strazianti resoconti in prima persona dai campi di battaglia. La serie di articoli di Wright sull'Iraq, dove era stato incorporato nel 1° battaglione di ricognizione del Corpo dei Marines, viaggiando con loro in prima linea durante l'invasione dell'Iraq nel 2003, tra cui The Killer Elite, gli valsero un National Magazine Award for Excellence in Reporting nel 2004.
Le sue esperienze di vita riportate nella sua scrittura
Il suo modo di raccontare è stato spesso influenzato dalle esperienze della sua vita, come quando venne messo nella casa di recupero, argomento poi del suo libro The Seed: A Monoir. Wright ha anche lavorato ad Hollywood come produttore e sceneggiatore; sue le serie The Man in the High Castle e The Seed. Autrice di molti libri da American desperado (in Italia uscito con il nome Il Re), a La vera storia dietro Scarface nel quale racconta la vita di Jon Riccobono Roberts mafioso e narcotrafficante è sempre stato uno scrittore estremamente prolifico.
La sua morte
La sorella dello scrittore Nora.
ha dichiarato al sito web The Wrap che l'uomo soffriva di un disturbo da stress post-traumatico fin dall'adolescenza. Il nipote ha poi raccontato di come nelle ultime due settimane lo avesse sentito cambiato: "Ho avuto quasi la sensazione che scappasse da qualcosa, ma non pensavo fosse in crisi fino a questo punto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.