Morire per Lucca

La Striscia di Gaza, la striscia a fumetti, il moralismo strisciante, la striscia di ipocrisia che lascia dietro di sé la polemica sul patrocinio di Israele a Lucca Comics

Morire per Lucca
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La Striscia di Gaza, la striscia a fumetti, il moralismo strisciante, la striscia di ipocrisia che lascia dietro di sé la polemica sul patrocinio di Israele a Lucca Comics. Dopo il no di Zerocalcare, quello di Amnesty International e di Fumettibrutti, anche Luca Bottura, il comico, ha fatto sapere che non andrà a Lucca: dopo anni di affezionata presenza «su spunto delle mie figlie ho cancellato la prenotazione». Fantastico perderseli tutti insieme. Grazie! Li ritroveremo tutti da Fazio domenica.

Ultimo arrivato al boicottaggio, Bottura che nella motivazione ha sostituito l'antifascismo all'antisemitismo - ha spiegato che tornerà «quando faranno via Sandro Pertini e non ci saranno neofascisti in giunta». Scambiando un'amministrazione democraticamente eletta per un regime e una giunta sgradita per il Gran consiglio del Pnf (e comunque la faccenda di via Pertini si trascina da diverse giunte, soprattutto di sinistra).

Bene. Ora che si sono schierati, sappiamo da che parte stare. Dall'altra.

Dire no a Lucca Comics oggi è un po' come morire per Danzica. Una volta rischiare la vita per un ideale era un atto eroico.

Oggi a metà fra il moralismo e il marketing. Senza Zerocalcare, Fumettibrutti, Bottura e con una giunta che finalmente ha portato ordine e pulizia in città, Lucca è diventata frequentabile. Non ne avevo voglia, ma su spunto dei miei figli ho prenotato.

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