La nuova inchiesta di Clodoveo, il burbero commissario che ama "Roma" e la Lambretta

Torna dall'abile penna della giornalista di Cristina Stillitano, considerata "l'Agatha Christie italiana", un nuovo capitolo delle inchieste del commissario Agostino Clodoveo: "A Luglio non succede mai niente" (Piemme)

La nuova inchiesta di Clodoveo, il burbero commissario che ama "Roma" e la Lambretta
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Dopo La Giostra del perdono (Piemme), Agostino Clodoveo, il commissario dal carattere burbero che adora il caffellatte e gira su una Lambretta in una magnifica Roma degli anni '50 risolvendo enigmi complessi e appassionanti, torna con un nuovo giallo: A luglio non succede mai niente- Le inchieste di Clodoveo (Piemme).

Un personaggio, quello creato dalla giornalista Cristina Stillitano, diventato ormai "di famiglia" per tutti i lettori -opzionato anche per una serie tv - le cui vicende personali si mescolano a quelle dei tanti casi che si trova a risolvere. Questa volta, sempre con lo sfondo di una Roma del '57, soffocata dal caldo estivo, si troverà a soli 7 giorni dal suo matrimonio, a risolvere l'intricato caso di un'intera famiglia ritrovata senza vita in un palazzo dei Parioli. Unica superstite la figlia maggiore, che però non ricorda nulla di quello che è successo.

Il commissario, con il tempo che stringe, si ritroverà suo malgrato a fare i conti con la memoria, la sua, sulla morte della moglie affogata nel Tevere e quella della giovane ragazza superstite della strage nel signorile palazzo della Roma bene. Riuscirà a risolvere il caso e a portare all'altare la farmacista Fiorella, facendo pace con il suo passato? Lo abbiamo chiesto alla creatrice di questa serie di appassionanti gialli, la giornalista Cristina Stillitano, considerata dai suoi lettori la Agatha Christie italiana.

Una nuova avventura per il commissario Clodoveo, che tra l’altro è stato opzionato anche per una serie tv. Come ha appreso questa notizia e cosa ne pensa?

"E’ stata una grande soddisfazione, la conferma della validità di questo progetto. Ho sempre immaginato le inchieste di Clodoveo non solo come dei libri di intrattenimento, ma anche come un viaggio nel tempo, nella vita quotidiana dell’Italia dal dopoguerra fino agli anni ’60. Ecco, mi piace l’idea di poter ripercorrere questo periodo di faticosa ricostruzione e rinascita, accompagnati da storie e personaggi forti ma semplici. Vorrei precisare che l’opzione sui diritti è solo un primo, importante passo. Il processo richiede molti step e non è affatto scontato che si concluda con la realizzazione di una serie tv. Ma adesso ci sono professionisti che stanno lavorando con questo obiettivo".

In questo romanzo sembra che il punto focale sia un po’ la memoria; quella dell'indagine, con l'unica ragazza che si salva in una strage familiare ma che non ricorda nulla; ma anche quella di Clodoveo che, pian piano, ha dimenticato la morte della moglie affogata nel Tevere. In questo nuovo giallo quanto è importante ritrovarla, anche se in entrambi i casi porterà dolore?

"Vero. La memoria è la chiave di questa storia. Desideri, impulsi, ricordi. Fantasmi sotterrati nell’inconscio che premono per tornare a galla e raccontare la loro cruda verità. Dare voce a questi fantasmi sarà estremamente doloroso ma anche liberatorio".

Come nei precedenti libri, oltre al commissario, la protagonista di questo libro è Roma. Come è cambiata dall’ultima volta che i suoi lettori hanno incontrato Clodoveo?

"Ogni romanzo avanza di un anno. Siamo partiti col primo volume ambientato nel ’53 e ora, con quest’ultimo, ci troviamo nel ’57. Tutto sta cambiando rapidamente e gli stessi personaggi si confrontano con queste novità. Clodoveo, ad esempio, che gira ancora su una vecchia Lambretta, si trova a considerare l’idea di acquistare la nuova Fiat ‘500, uscita proprio a luglio. Per non parlare della tv, arrivata nel ’54 e sempre più presente nelle case degli italiani. Questa storia ruota anche intorno al mitico Carosello, iniziato proprio nel ’57".

In questo capitolo c’è anche una sorta di svolta nella vita del commissario che, dopo soli sette giorni dalla strage in una palazzina dei Parioli, deve andare all’altare con Fiorella. Davvero è così convinto di iniziare una nuova vita, lasciandosi dietro finalmente il passato? E’ il tipo da “vissero felici e contenti”? I suoi lettori per chi fanno il tifo?

"Devo dire che la vita sentimentale di Clodoveo è un argomento che appassiona tanto i miei lettori. Nei messaggi, mi chiedono pace e quiete per il commissario fra le braccia di Fiorella.

Ecco, qui finalmente si appresta al grande passo. E’ un pasticcione burbero e appesantito da ricordi e sensi di colpa, ma vuole sinceramente bene alla farmacista. E lei non è una ragazza qualunque. Ha carattere da vendere. Credo che in questo libro lo dimostrerà".

A Luglio non succede mai niente - Le inchieste di Clodoveo

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