Milano - L’ex sindaco di Bologna, Flavio Delbono, è stato condannato a una pena di 1
anno, 7 mesi e 10 giorni nel primo filone dell’inchiesta meglio nota come "Cinzia- gate" su un
presunto uso illecito di denaro pubblico per una decina di viaggi compiuti quando era
vicepresidente della Regione Emilia Romagna. L’inchiesta nasce dalle rivelazioni dell’ex
segretaria-fidanzata di Delbono, Cinzia Cracchi, che portò alle dimissioni dell’ex vicepresidente
della Regione dalla carica di sindaco di Bologna conquistata nel 2009.
Condanna patteggiata Questa mattina il gup di Bologna, Bruno Perla, ha accolto l’intesa di patteggiamento con l’assenso del pm
Morena Plazzi. Con questa condanna, essendo inferiore ai 3 anni, Delbono non rischia la sanzione
dell’interdizione dai pubblici uffici, che invece lo avrebbe obbligato a lasciare l’incarico di
professore che tuttora ricopre all’università di Bologna. Delbono era imputato dei reati di peculato e truffa
aggravata nei confronti della Regione Emilia Romagna e di intralcio alla giustizia e induzione a
rilasciare false dichiarazioni, per le presunte pressioni esercitate sull’ex fidanzata Cinzia Cracchi
affinché la donna ammorbidisse la sua versione o tacesse di fronte ai magistrati.
Assolto ex assessore Il gup ha invece assolto con la formula "per non aver commesso il fatto" l’ex assessore Luisa Lazzaroni, per cui era in corso il processo con il rito abbreviato. Lazzaroni era imputata di induzione a rendere dichiarazioni mendaci al pm e di intralcio alla giustizia.
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