
Un paese in bilico. Una nazione che danza sull'orlo del cratere siriano. Una situazione insostenibile che va avanti da un anno: dal maggio del 2014 il Libano è senza un presidente. Le diverse parti di un Paese che si regge su un complicatissimo e fragile equilibrio fra numerose confessioni religiose, non riescono a mettersi d'accordo. E lo stallo si prolunga: non si trova il successore di Michel Suleiman, il cui mandato è scaduto ormai da 18 mesi.
La prossima occasione per accendere i riflettori sulla vicenda è rappresentata dall'incontro che si terrà a metà mese fra il presidente francese Francois Hollande e l'iraniano Hassan Rohani. Insomma, la tela della speranza passa per Perigi e per l'agenda politica internazionale. Rohani dovrebbe fare tappa nella capitale francese dopo la visita in Italia prevista per il 14 e il 15 novembre. A dare la notizia è il quotidiano libanese As Safir che rappresenta il movimento sciita Hezbollah, storicamente sostenuto da Teheran.
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